Una mostra di sculture realizzate dai rifiuti degli scalatori: questa la sfida accettata da artisti nepalesi per segnalare il cattivo stato della montagna più alta del mondo
65 volontari dell’Associazione alpinisti dell’Everest (ESA) con 75 yak hanno recuperato 8 tonnellate di rifiuti in primavera, riportando indietro il materiale più svariato. Nascono così, ad esempio, le medaglie del poeta e pittore Sunita Rana create con l’alluminio delle lattine, o la statua del dio Ganesh, realizzata da un altro artista a partire dal relitto di un elicottero schiantatosi nel 1974 nel Campo n° 2 dell’Everest. Il prezzo delle opere d’arte va da 1500 rupie (20 euro) a 200.000 rupie (2800 euro) e gli artisti sperano di raccogliere fondi sufficienti per far diventare l’esposizione una mostra itinerante in tutta la regione, sottolineando così il danno ambientale causato dalla spedizioni di scalatori.