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L. Bilancio: stop cotton-fioc “non bio” e microplastiche nei cosmetici

Italia prima al mondo a mettere al bando, dal 2019, la commercializzazione dei bastoncini di cotone per le orecchie non biodegradabili

cotton fioc microplastiche nei cosmetici

 

 

(Rinnovabili.it) – Stop ai cotton-fioc non biodegradabili e alle microplastiche nei cosmetici. È quanto prevede un emendamento alla legge di Bilancio 2018, approvato oggi dalla V Commissione alla Camera. A renderlo noto è l’onorevole Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, e primo firmatario delle proposta di modifica adottata oggi con riformulazione. L’Italia diventa in questo modo il primo Paese a compiere un passo simile nei confronti di due prodotti che, per abitudini scorrette, cattiva depurazione e impossibilità di cattura da parte dei sistemi di filtrazione, popolano le acque nazionali. Basti pensare che il 9% dei rifiuti trovati sulle spiagge italiane è costituito da bastoncini per la pulizia delle orecchie, arrivati lì direttamente dagli scarichi domestici. Tra il 2016 e il 2017 Legambiente ha contato quasi 7000 pezzi trovati in 46 spiagge. Praticamente due cotton fioc per ogni passo sulla costa.

 

D’ora in poi dove non arriverà il buon senso, lo farà la legge. La norma prevede a partire dal 2019 l’obbligo di commercializzare unicamente bastoncini di cotone in materiale biodegradabile e compostabile vietando la produzione e la vendita di quelli con supporti in plastica.

“Sulle confezioni  – spiega Realacci – bisognerà inoltre indicare informazioni chiare sul corretto smaltimento dei bastoncini stessi, citando in maniera esplicita il divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi. Dall’anno prossimo il Ministero dell’Ambiente avvierà una campagna informativa per evitare la dispersione in acqua dei cotton-fioc”.

 

Non solo. Lo stesso emendamento introduce un divieto simile, ma ritardato di un anno (2020) anche per le microplastiche nei cosmetici. Oggi sono tantissimi gli articoli in commercio a contenere frammenti o sfere di plastica di dimensione inferiori a 5 millimetri. Dalle creme esfolianti ai dentifrici, dai saponi struccanti allo shampoo, è lunga la lista di cosmetici e prodotti per l’igiene a contenere minuscole particelle di polietilene. I sistemi di depurazione degli scarichi domestici non sono in grado di fermare questi microscopici inquinati che raggiungono inevitabilmente il mare. E assieme alle altre micro e macro plastiche generano un inquinamento incalcolabile e irreversibile.

 

“L’emendamento – spiega Realacci – concordato con il ministro Galletti e sottoscritto dall’on. Borghi e da altri deputati di maggioranza e opposizione, riprende alcuni punti delle mie proposte di legge: quella specifica sui cotton-fioc (AC4646) e quella sulla cosmesi sostenibile (AC 106), quest’ultima già votata all’unanimità alla Camera dei Deputati. Proposte entrambe ispirate alle iniziative delle associazioni Legambiente e MareVivo (leggi anche #FaidaFiltro, fermiamo le microplastiche in mare) e sostenute dalle maggiori associazioni ambientaliste. Un passo avanti importante per la difesa di ambiente, mare e salute dei cittadini. Uno stimolo per le nostre imprese ad essere più innovative e competitive sul terreno della sostenibilità e della qualità”.