Oltre il 65% degli imballaggi viene avviato al riciclo a livello nazionale, con punte di eccellenza per carta (84%), vetro (71%) e acciaio (75%)
Un risultato, si legge nel rapporto, a cui va il merito di aver tenuto in piedi “settori industriali (siderurgia, tessile, mobili, carta, vetro) strategici per il nostro Paese”. I trend migliori si sono registrati per la filiera della carta (riciclata all’84%), dell’acciaio (75%) e del vetro (71%); e tra i buoni risultati spicca “il primato europeo del nostro Paese per il reimpiego dei materiali ottenuti dalla demolizione dei veicoli a fine vita”. Meno positivi i dati sulla raccolta differenziata dei RAEE domestici calata del 9% e la quantità di oli minerali esausti raccolta nel 2012, anche se è cresciuto di due punti percentuali il rapporto rispetto all’immesso al consumo.
”Nonostante i difficili anni di crisi – dichiara Corrado Scapino, presidente di Unire – il settore del recupero rifiuti si conferma un sistema dinamico, almeno per quanto riguarda le imprese e gli organismi di gestione che lo coordinano, che ha mostrato nel tempo una buona capacità di adattamento e riorganizzazione in vista del raggiungimento di nuovi obiettivi”.