Disastro nell’isola patrimonio Unesco: sversato in mare un carico di bauxite
5 Luglio 2019•Tempo di lettura: 2minuti
Share
A pochi mesi dallo sversamento di 100 tonnellate di petrolio grezzo, l'isola di Renell conosce un nuovo disastro ambientale: 5 mila tonnellate di bauxite sono finite in mare durante un'operazione di carico.
La polvere di bauxite rischia di coprire i fondali marini, uccidere i coralli e allontanare i pesci dalle coste
La bauxite viene utilizzata per separare l’alluminio estratto nelle miniere dell’isola. Dopo lo scivolamento del carico, le acque della baia si sono subito tinte di rosso e il Governo locale ha ribadito il divieto di catturare e mangiare pesci, già in vigore dallo scorso febbraio, ma da molti ignorato dal momento che il pesce è una delle poche risorse alimentari delle Isole Salomone.
L’impatto della bauxite sull’ecosistema marino potrebbe essere molto peggiore di quello del petrolio grezzo: la polvere di roccia rossastra potrebbe coprire le formazioni coralline, soffocare le forme di vita che abitano i fondali nei dintorni dell’isola impedendo alla luce di penetrare. Secondo gli esperti, inoltre, la polvere potrebbe essere trasportata dalle correnti marine anche a grandi distanze dal luogo dell’incidente, causando danni difficilmente calcolabili al momento.
Fonti ufficiose sostengono che a seguito dello sversamento di bauxite diversi bambini che nuotavano nella baia avrebbero lamentato irritazioni cutanee e prurito. I portavoce della Bintan Mining Solomon Islands, la compagnia di estrazione mineraria responsabile dell’incidente, ha comunicato di aver sospeso le operazioni di carico di bauxite nell’isola.
A partire dal 17 luglio, l’Amministrazione delle Isole Solomon dovrebbe avviare la bonifica delle coste e del mare contaminato dallo sversamento di petrolio dello scorso febbraio. L’operazione dovrebbe durare 4 mesi e arriva dopo i rituali controlli per stabilire le responsabilità sull’accaduto. Il timore di associazioni ambientaliste e di esperti è che i tempi necessari a progettare le operazioni di bonifica della ben più pericolosa bauxite possano portare a un danno ambientale irreversibile.