Climatologi e funzionari di oltre 110 governi discuteranno fino al 26 settembre con l’obiettivo di approvare un documento sull’evoluzione e le nuove conoscenze sul surriscaldamento globale
La relazione rappresenterà la guida scientifica fornita a quei governi che, il prossimo dicembre, si riuniranno ancora una volta sotto l’egida dell’ONU con l’obiettivo di arrivare ad un accordo climatico entro la fine del 2015. “Mi aspetto che il mondo capisca la semplicità e la gravità del messaggio che manderemo”, ha commentato a chiusura della prima sessione Rajendra Pachauri, presidente dell’IPCC. Gli fanno eco le parole pronunciate da Qin Dahe, co-presidente del IPCC Working Group I: “Le prove scientifiche del cambiamento climatico di origine antropica si sono rafforzate di anno in anno, lasciando un numero sempre minore di incertezze circa le gravi conseguenze dell’inazione, nonostante permangano ancora lacune e incertezze in alcune aree della scienza climatica”. Il documento sostiene che le temperature potrebbero crescere fino ad un massimo di 4,8 gradi Celsius in questo secolo e che il livello dei mari, che è aumentato di 19 cm solo nel 20° secolo, potrebbe aggiungere un “extra” di 26-81 cm verso la fine del secolo in corso.