Il progetto Water, Peace and Security Partnership permetterà di combinare dati satellitari sulle risorse idriche di una regione con informazioni demografiche, sociali ed economiche per evitare l'esplodere di conflitti.
Lo strumento messo a punto dai ricercatori è stato capace di prevedere 3/4 dei conflitti scoppiati a causa della siccità in Mali nel 2017 sfruttando solo i dati disponibili nel 2016
(Rinnovabili.it) – In futuro l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a prevedere e mitigare conflitti scaturiti da siccità e riduzione delle scorte d’acqua in determinate regioni: è l’obiettivo della Water, Peace and Security Partnership (WPS), un progetto di collaborazione che vede impegnati alcuni delle più autorevoli organizzazione del settore coordinate sotto la guida dell’Institute for Water Education di Delft in Olanda.
Entro la fine del 2019, il WPS dovrebbe mettere a disposizione uno strumenti di IA capace di combinare dati satellitari provenienti dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Europea con informazioni economiche, sociali e demografiche elaborate da organizzazioni internazionali e locali in modo da prevedere potenziali schemi di conflitto causati dalla scarsezza delle riserve idriche.
Durante i test, il sistema d’intelligenza artificiale è stato capace di prevedere 3/4 dei conflitti scoppiati nel 2017 nel delta del fiume Niger, in Mali, basandosi sui dati disponibili per la regione a metà 2016.
Il sistema messo a punto dal WPS servirà anzitutto come mezzo di comprensione per decisori politici e come strumento di mobilitazione per tutti gli attori coinvolti in crisi idriche e sociali, ma anche come database per prevenire, ancora prima che le circostanze si realizzino, eventuali situazioni di conflitto sulla base delle crisi già analizzate nonché come strumento per incentivare il dialogo e la ricerca di soluzioni a tutti i livelli, da quello internazionale a quello locale.
“Il nostro obiettivo è quello di individuare i conflitti abbastanza in anticipo da instaurare un processo di dialogo che possa permetterne la risoluzione”, ha spiegato la dottoressa Susanne Schmeier, ricercatrice dell’IHE di Delft.
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Il team del WPS ha avviato anche una collaborazione in Iraq con l’associazione Deltares e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) per testare la capacità dell’innovativo strumento d’analisi di predire gli spostamenti interni delle popolazioni soggette a carenze idriche e siccità.
“Lo strumento di IA è capace di individuare interconnessioni lì dove la mente umana non riesce a scovarle – ha spiegato il professor Charles Iceland del World Resources Institute che prende parte al progetto WPS – Il sistema di allerta preventivo serve come uno strumento per stabilire le priorità: così possiamo determinare quali siano i punti caldi, quelli in cui occorre agire immediatamente, e quelli che sono invece meno urgenti”.