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Le cannucce di carta sono prodotti che contengono PFAS

L’uso di cannucce “ecologiche” aumenta con la sensibilità ambientale, ma un esperimento li include tra i prodotti che contengono PFAS

Prodotti che contengono PFAS
Foto di Jason D su Unsplash

Il 90% delle cannucce in carta testate da ricercatori di Anversa è contaminato dai “forever chemicals”

(Rinnovabili.it) – Le chiamano cannucce ecologiche, ma sono prodotti che contengono PFAS. Si stanno diffondendo molto per l’attenzione all’ambiente che aumenta anche tra i gestori di bar e locali, solo che un nuovo studio adesso pone il tema delle sostanze chimiche che servono a produrre le cannucce di carta.

La ricerca è la prima in Europa a focalizzarsi su questo tipo di prodotti che contengono PFAS. Prima di questa analisi, pubblicata sulla rivista Food Additives and Contaminants, ne era stata effettuata solo un’altra in tutto il mondo. Lo studio europeo è stato condotto dall’Università di Anversa. I ricercatori belgi hanno testato 39 marche di cannucce in cerca del gruppo di sostanze chimiche sintetiche poli e perfluoroalchiliche (PFAS). Nella maggior parte hanno le hanno trovate, soprattutto in quelle fatte di carta e bambù. 

I PFAS, chiamati anche con il nomignolo sinistro di “forever chemicals”, vengono utilizzati per realizzare prodotti di uso quotidiano, dall’abbigliamento outdoor alle padelle antiaderenti. 

Tuttavia, un numero crescente di prove li ha spinti sotto l’occhio del ciclone. Sono infatti potenzialmente dannosi per le persone, la fauna selvatica e l’ambiente, si decompongono molto lentamente e persistono nell’ambiente per migliaia di anni. I PFAS generano problemi di salute come una minore risposta ai vaccini, un basso peso alla nascita, malattie della tiroide, aumento dei livelli di colesterolo, danni al fegato, cancro ai reni e cancro ai testicoli. Insomma, una lista troppo lunga di controindicazioni per continuare a utilizzarli con la disinvoltura attuale. 

Il risultato dei test sulle cannucce

Per quanto riguarda le cannucce, il test è avvenuto su prodotti acquistati da negozi, supermercati e fast-food. I ricercatori di Anversa li hanno sottoposti a due cicli di analisi, verificando che il 70% conteneva PFAS, per un totale di 18 diverse sostanze rilevate, forse utilizzate come impermeabilizzanti.

Le peggiori sono state proprio le cannucce di carta. Il 90% delle marche testate era contaminato. I PFAS sono stati rilevati anche su 4 marche di cannucce in bambù su 5, 3 su 4 in plastica e 2 su 5 in vetro. Le uniche a non contenere i “forever chemicals” erano quelle in acciaio.

A scanso di equivoci, va detto che si tratta di basse concentrazioni. Tuttavia, i PFAS possono rimanere nell’organismo per molti anni e accumularsi nel tempo.