Uno studio americano ha rivelato la presenza non dichiarata di PFAS in una serie di prodotti per bambini, alcuni dei quali etichettati come green e non tossici.
I rischi per la salute dei bambini esposti a PFAS
(Rinnovabili.it) – Spesso per l’acquisto di prodotti per bambini si prediligono una serie di caratteristiche come l’essere resistenti all’acqua o alle macchie, ma uno studio ha appena scoperto che proprio queste peculiarità potrebbero rivelare la presenza non dichiarata di PFAS. Le aziende non sono tenute e indicare in etichetta la presenza di questi materiali, nemmeno per i prodotti etichettati come “green” o “non tossici”. Ciò avviene nonostante il fatto che molti studi indichino proprio gli PFAS come un pericolo per la salute, specie per i più piccoli.
Numerosi studi collegano l’esposizione a composti poli e perfluorurati, mediante inalazione o ingestione, a una serie di effetti negativi sulla salute dei bambini. Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti annovera tra questi la diminuzione di efficacia dei vaccini, colesterolo alto e più alta probabilità di sviluppare tumori. Il team di ricerca di Laurel Schaider ha indagato la presenza di questi prodotti in abbigliamento, biancheria da notte o arredi per bambini.
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PFAS in molti prodotti per bambini
Lo studio ha visto i finanziamenti del Commonwealth del Massachusetts, l’Istituto Nazionale di Scienze della Salute Ambientale del National Institutes of Health and Silent Spring Institute. Pubblicata su ACS’ Environmental Science & Technology, la ricerca ha mostrato ce 54 dei 93 articoli analizzati contenevano fluoro, un indicatore di PFAS. Trai i 54 prodotti contenenti fluoro, ben 18 presentavano livelli misurabili di sostanze organiche altamente fluorurate.
Non solo, 19 prodotti presentavano in ogni caso dei precursori, sostanze cioè che possono essere trasformate in acidi perfluoroalchilici altamente stabili quando ossidati nell’ambiente o nel corpo umano. Gli PFAS in particolare erano presenti nei prodotti etichettati come resistenti all’acqua o alle macchie o “a prova di perdite”. Molti di questi erano per altro certificati come sostenibili perché molti processi di certificazione non includono un controllo per queste molecole.