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Anche l’OMS studierà i danni della plastica sulla salute

Il Perù ottiene il supporto per una risoluzione che impegna l’Organizzazione a produrre un rapporto sui danni della plastica sulla salute

danni della plastica sulla salute
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Un documento dell’OMS potrebbe avere un grande impatto sul dibattito globale sui danni della plastica sulla salute

(Rinnovabili.it) – L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha approvato la settimana scorsa una risoluzione storica. L’Assemblea generale ha infatti chiesto all’OMS di intensificare gli sforzi nella lotta alle sostanze chimiche inquinanti, ai rifiuti e ai danni della plastica sulla salute

L’impegno è stato promosso dal Perù, e segna un precedente. Si tratta infatti della prima volta che gli effetti sulla salute delle sostanze chimiche e dell’inquinamento da plastica vengono affrontati direttamente all’assemblea degli stati membri dell’OMS. Il supporto per la proposta peruviana è stato ampio, tanto che la risoluzione è stata approvata con un sostegno quasi unanime: in più 40 paesi tra cui Canada, Messico, l’Unione Europea e i suoi stati membri, hanno aderito come co-sponsor del documento.

Il successo di questo tentativo non era affatto scontato, quando i delegati si sono incontrati a Ginevra nei giorni immediatamente precedenti. 

Una OMS più “ambientalista” studierà i danni della plastica sulla salute

“Anni fa sarebbe stato difficile portare tutti questi argomenti ambientali ai ministri della salute – ha detto Maria Neira, direttore del settore Ambiente, cambiamenti climatici e salute dell’OMS – Avrebbero pensato ‘beh forse tutto questo è importante, ma dobbiamo affrontare la malaria, dobbiamo concentrarci sulla tubercolosi”.

Invece ormai il nesso fra degrado ecologico e impatti sanitari è sempre più evidente. Il punto è che rischiamo di essere già troppo in ritardo per fare qualcosa senza stravolgere il sistema economico. Perciò passare dalle dichiarazioni all’azione è ora la sfida che si staglia davanti alla politica.

Una spinta può venire proprio da quei paesi che devono fare i conti con il lato oscuro dello sviluppo. Il Perù è uno di questi: l’estrazione illegale dell’oro nell’Amazzonia peruviana e i relativi impatti sanitari hanno reso piuttosto consapevoli i delegati che hanno preparato la bozza da sottoporre all’OMS. Le foreste pluviali del Perù ospitano i più alti livelli di mercurio atmosferico sulla terra, con effetti negativi sulla vita dei minatori, delle comunità indigene e della fauna selvatica.

L’idea ora è utilizzare l’OMS come testa d’ariete per sbloccare i negoziati che procedono a rilento negli altri fora internazionali. In particolare, certificare i danni della plastica sulla salute. Un rapporto dell’Organizzazione avrebbe infatti un forte impatto nel più ampio dibattito sulla plastica e le sostanze chimiche, sostengono i promotori della risoluzione. Il documento chiede infatti al direttore generale dell’OMS di preparare un rapporto sulle implicazioni sulla salute umana di sostanze chimiche, rifiuti e inquinamento da plastica e identificare le lacune esistenti nella raccolta dei dati, che limitano la comprensione scientifica.