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Morti da inquinamento, allarme di The Lancet: “Stiamo tornando indietro”

L’aggiornamento della review globale fotografa una situazione che tende a peggiorare, anche se i numero totali dei decessi sono stabili.

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Foto di Pat McKane da Pixabay

Il 90% delle morti da inquinamento è concentrato nei paesi a basso e medio reddito

(Rinnovabili.it) – Un decesso su sei in tutto il pianeta è causato dall’inquinamento. I morti da inquinamento sono almeno 9 milioni ogni anno. Più dei decessi dovuti a incidenti stradali, AIDS, malaria e tubercolosi messi insieme. E l’impatto economico, al di là di quello in vite umane, è altissimo: qualcosa come 4.600 miliardi di dollari, vale a dire 9 milioni ogni minuto.

Lo afferma l’ultimo aggiornamento della review globale sulle morti dell’inquinamento preparata dalla Lancet commission. La versione precedente risale al 2017 e fissava anche in quel caso il numero di decessi prematuri a 9 milioni l’anno. Non c’è stato alcun miglioramento, dunque? In alcuni ambiti sì, ma sono subito compensati da peggioramenti di altre voci.

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La review globale rileva che sono in calo le morti da inquinamento associate tipicamente alla povertà estrema (ma i paesi a basso e medio reddito totalizzano ancora il 90% dei decessi totali). Parliamo le tipologie come l’inquinamento dell’aria all’interno delle abitazioni e della contaminazione delle acque. Tuttavia, sono aumentati i decessi prematuri legati all’inquinamento atmosferico in generale e all’impatto delle sostanze chimiche tossiche (come il piombo). solo dal 2015, infatti, queste tipologie sono cresciute del 7%, mentre l’incremento dal 2000 è addirittura del 66%.

“Le aree chiave su cui è necessario concentrarsi sono l’inquinamento atmosferico, l’avvelenamento da piombo e l’inquinamento chimico”, avvertono gli autori. “L’inquinamento atmosferico causa oltre 6,5 milioni di morti all’anno a livello globale, e questo numero è in aumento. Il piombo e altre sostanze chimiche sono responsabili di 1,8 milioni di morti all’anno a livello globale, una cifra probabilmente sottovalutata”. Di questi ultimi, i decessi dovuti solo al piombo sono 900mila.

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Anche se alcuni passi avanti ci sono stati, per gli autori della review “stiamo tornando indietro”. Il problema principale, affermano, è che la maggior parte dei paesi negli ultimi anni non ha fatto nulla per combattere l’inquinamento. “La triade inquinamento, cambiamento climatico e perdita di biodiversità sono i principali problemi ambientali globali del nostro tempo”, scrivono gli autori. “Questi problemi sono strettamente collegati e la soluzione di ciascuno di essi andrà a beneficio degli altri”.