Gli amministratori che hanno avviato iniziative contro l’inquinamento da plastica chiedono misure nazionali in un convegno a Montecitorio
Dall’applicazione dei CAM al divieto di liberare in cielo i palloncini, le 5 richieste contro l’inquinamento da plastica
(Rinnovabili.it) – Più di 90 tra sindaci e assessori comunali per dire stop all’inquinamento da plastica con una serie di proposte, che vogliono includere in una mozione parlamentare. I rappresentanti dei “Comuni plastic free” si sono ritrovati la scorsa settimana a Montecitorio, per un convegno in cui hanno chiesto azioni concrete contro la plastica.
Grazie a un protocollo con l’associazione Plastic Free Onlus, un centinaio di Comuni ha già intrapreso azioni per ridurre l’uso di imballaggi e oggetti in materiale plastico. Gli amministratori locali hanno ora avuto l’opportunità di incontrare il vice presidente della Camera, Sergio Costa, per chiedere una collaborazione delle istituzioni nazionali nella lotta al polimero più diffuso nelle nostre vite.
Le azioni richieste al Parlamento sono diverse. Innanzitutto la salvaguardia dei fiumi con il controllo continuo, l’installazione delle barriere, la pulizia degli argini e la gestione dei rifiuti rimossi, costituendo un osservatorio nazionale che ne monitori lo stato e promuova la collaborazione tra enti pubblici. Poi un sistema di tracciabilità lungo l’intera filiera degli pneumatici, aumentando le pene per l’abbandono. Ancora, una rapida applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per eventi senza plastica. La richiesta si estende anche a un divieto di liberare in cielo i palloncini, per evitare che finiscano poi in mare. Infine, il contrasto all’abbandono dei mozziconi di sigaretta che, solo in Italia, vengono dispersi nell’ambiente in un numero pari a 14 miliardi ogni anno.
“Le nostre azioni concrete sul territorio acquisiscono ancora più forza quando sono affiancate dalle Istituzioni e, soprattutto, quando ci viene data la possibilità di fare proposte per creare o migliorare leggi – ha detto Luca De Gaetano, presidente Plastic Free Onlus – Le nostre proposte hanno differenti oggetti ma un comune divisore: la salvaguardia dell’ambiente. Siamo felici che queste nostre idee inizieranno un percorso parlamentare”.
Un primo passo potrebbe essere la piena applicazione della “legge salvamare”, approvata dopo anni di negoziato ma priva dei decreti attuativi da ormai due anni.