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L’inquinamento dell’acqua da attività minerarie intossica milioni di persone

Esce la prima mappa globale dell’inquinamento dell’acqua causato dall’estrazione di metalli. Interessata un’area il doppio dell’Austria

inquinamento dell'acqua
Via depositphotos.com

Sono 23,5 milioni le persone che vivono in zone ad alto inquinamento dell’acqua di fiume, insieme a 6 milioni di animali

(Rinnovabili.it) – Le attività minerarie in tutto il mondo stanno intossicando milioni di persone tramite l’inquinamento dell’acqua dei fiumi. L’impatto di questo fenomeno, finora mai stimato a livello globale, è stato calcolato da uno studio pubblicato su Science. Guidato dai professori Mark Macklin e Chris Thomas, direttori del Lincoln Center for Water and Planetary Health dell’Università di Lincoln (UK), il lavoro offre la prima mappatura delle condizioni ambientali e dei problemi sanitari legati all’estrazione di metalli.

Per ottenere queste informazioni, gli scienziati hanno utilizzato un database globale georeferenziato che elenca 185 mila miniere, attive e inattive, compresi i siti di stoccaggio degli sterili. Partendo da qui, ha sviluppato una modellizzazione che ha consentito di valutare la contaminazione dei fiumi e il suo riverbero su persone e animali. I minerali messi sotto la lente sono zinco, rame, piombo e arsenico. Queste sostanze tossiche finiscono sovente nelle acque fluviali. Trascinati a valle dalla corrente, si depositano poi nelle pianure alluvionali, inquinando la terra, il cibo e le falde che riforniscono le comunità umane.

I dati arrivano proprio nel momento in cui l’estrazione mineraria è un settore molto attivo e considerato chiave per la transizione verde. Il lato oscuro di questa economia però è difficile da ignorare, e i nuovi risultati lo dimostrano una volta di più. L’inquinamento dell’acqua colpisce infatti circa 480 mila chilometri di canali fluviali e dilaga in 164 mila chilometri quadrati di pianure alluvionali su scala globale. Una superficie, questa, grande il doppio dell’Austria. La popolazione colpita è di almeno 23,5 milioni di persone, che risiedono in queste aree. Gli animali sono quasi 6 milioni. Le terre irrigue contaminate si estendono per 65 mila kmq. E visti i dati mancanti per alcuni paesi, si tratta di una stima conservativa.

Gli effetti sulla salute possono venire dal contatto di queste acque inquinate con la pelle, l’ingestione tramite il cibo o le bevande. Di fronte a questi numeri, sperano gli esperti, la politica non può restare immobile. La transizione verde deve essere compatibile con il diritto alla salute, o rischia di rivelarsi un’altra grande illusione.