Uno studio dell’Epa lega i forever chemicals a un procedimento industriale che usa il fluoruro gassoso. Ed è usato per produrre contenitori di plastica su larghissima scala
L’inquinamento da PFAS sarebbe legato alla fluorurazione
(Rinnovabili.it) – Un procedimento industriale molto usato per produrre contenitori di plastica può aver moltiplicato a dismisura l’inquinamento da PFAS. Sotto la lente finisce la fluorurazione, una tecnica che applica del fluoruro in forma gassosa ad altri materiali. Secondo una recente ricerca dell’Epa, l’agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti, questo procedimento può creare involontariamente delle sostanze perfluoroalchiliche, note anche come “forever chemicals” per la loro persistenza nell’ambiente e lungo la catena alimentare.
Quando lo studio dell’Epa è finito sulla scrivania dell’Environmental Defense Fund, una delle più strutturate ong ecologiste americane, è scattato l’allarme rosso. A Edf infatti si sono accorti che le implicazioni dello studio dell’Epa sono molto più ampie. Non riguardano soltanto i pesticidi, che era l’oggetto della ricerca. Riguarda un numero altissimo di altri prodotti. La stessa tecnica industriale, infatti, viene usata per produrre molti altri tipi di contenitori, di uso piuttosto comune.
Leggi anche La contaminazione da Pfas è ancora una faccenda europea
“Da quando l’EPA ha pubblicato la sua indagine, abbiamo appreso il fatto inquietante che la fluorurazione della plastica è comunemente usata per trattare centinaia di milioni di contenitori in polietilene e polipropilene ogni anno”, sottolinea l’Edf. Questi contenitori includono quelli per “alimenti confezionati e prodotti di consumo” che sono pensati per la vendita al dettaglio, ma anche “contenitori più grandi utilizzati da rivenditori come i ristoranti”, e ancora “fusti ancora più grandi utilizzati dai produttori per immagazzinare e trasportare fluidi”.
Un’ipotesi, questa, che allargherebbe davvero a dismisura il raggio dell’inquinamento da PFAS. L’Epa si era concentrata solo su contenitori in polietilene fluorurato ad alta densità (HDPE), che sono utilizzati per lo stoccaggio dei pesticidi. “Da quello che può dire l’EPA, gli PFAS non sono stati aggiunti intenzionalmente ai contenitori in HDPE, ma si ipotizza che siano stati prodotti quando il gas fluoro è stato applicato alla plastica”, sottolinea Edf.
Leggi anche PFAS in Veneto, Greenpeace: “Il disastro ambientale poteva essere fermato 10 anni fa”