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I fertilizzanti ci fanno perdere 10 anni nella lotta all’inquinamento da nitrati

Dal 2010 a oggi l’apporto dell’agricoltura tramite i fertilizzanti ha rallentato, se non congelato, i miglioramenti ottenuti fin dal 1991, quando Bruxelles approvò la direttiva Nitrati. L’Italia tra i paesi più virtuosi

Inquinamento da nitrati: la qualità dell’acqua in UE
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Il rapporto UE sull’inquinamento da nitrati

(Rinnovabili.it) – L’Europa deve cambiare passo sul contrasto all’inquinamento da nitrati perché gli ultimi 10 anni sono stati un decennio perso. Di miglioramenti nemmeno l’ombra, mentre tra il 1991 e il 2010 la situazione delle acque del continente si era risollevata con rapidità. Lo dice la stessa Commissione europea in un rapporto che fa il punto a 30 anni dalla direttiva Nitrati.

In linea generale, le concentrazioni sono calate sia nelle acque superficiali sia nelle falde, rispetto ai livelli di inquinamento da nitrati che erano stati registrati prima dell’entrata in vigore del provvedimento, nel 1991. Ma i dati degli ultimi anni segnano una battuta d’arresto. Tra il 2016 e il 2019, ad esempio, i livelli di nitrati erano ancora troppo alti nel 14,1% delle falde acquifere affinché queste possano ricevere l’ok a essere potabili.

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Dietro il rallentamento a livello continentale c’è l’impatto negativo dell’agricoltura. Sempre nel periodo 2016-19, l’esecutivo europeo rileva che le acque soggette a eutrofizzazione erano l’81% di quelle marine, il 31% di quelle costiere, il 36% di quelle dei fiumi e il 32% di quelle dei laghi. L’eutrofizzazione è una condizione in cui una sovrabbondanza di certi nutrienti, tra cui i nitrati, causano una proliferazione di alghe e fitoplancton, incluse le alghe gelatinose (mucillaggine). Parallelamente, diminuisce la quantità di ossigeno disciolto in acqua e di conseguenza la sopravvivenza di molte specie è a rischio.

Il fattore più rilevante dietro l’alto inquinamento da nitrati è quello dei fertilizzanti impiegati per uso agricolo. Bruxelles calcola che circa la metà delle sostanze fertilizzanti usate ogni anno venga dispersa nell’ambiente e vada a inquinare falde e corsi d’acqua. L’Italia non è nella lista nera dei paesi più inquinati, ma secondo la Commissione ha alcune zone particolarmente “calde” dove il governo dovrebbe intervenire in modo prioritario.

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“L’attuazione della direttiva sui nitrati negli ultimi 30 anni ha indubbiamente aumentato la qualità dell’acqua complessiva nell’UE. Vediamo anche che gli sforzi reali per passare a metodi sostenibili stanno dando i suoi frutti”, ha detto Virginijus Sinkevičius, commissario UE per l’Ambiente, la pesca e gli oceani, segnalando che serve un’azione più incisiva sulle pratiche agricole. “Tuttavia, il ritmo del cambiamento non è sufficiente per prevenire danni alla salute umana e preservare i fragili ecosistemi. In linea con il Green Deal europeo, ora è necessaria un’azione più urgente per realizzare un’agricoltura sostenibile e proteggere il nostro prezioso approvvigionamento idrico”.