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L’Efsa ci ricasca: nuovo ok al glifosato in Europa

Anche se l’Autorità europea per la sicurezza alimentare confessa di non aver potuto valutare il rischio alimentare per i consumatori e l’impatto sulla biodiversità, assicura che il rinnovo all’autorizzazione della molecola non solleva alcuna “preoccupazione critica”

Dicamba: l’Epa valuta i rischi dell’erbicida erede del glifosato
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Il glifosato è alla base del 30% dei pesticidi usati in Europa

(Rinnovabili.it) – Nessun problema per la salute dell’uomo, degli animali o per l’ambiente. Anche se ci sono lacune nei dati e alcuni aspetti non possono essere verificati. È la conclusione a cui è giunta l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, nella revisione della valutazione del rischio del glifosato, la molecola alla base dei pesticidi più diffusi in Europa. L’ultima parola spetta adesso ai Ventisette.

“Nessuna area di preoccupazione critica” è la formula che ha permesso l’ok. Nella valutazione condotta dall’Efsa, una preoccupazione viene definita “critica” quando riguarda tutti gli usi proposti della sostanza attiva oggetto di valutazione. Tuttavia sono molti gli aspetti su cui l’autorità non si è potuta pronunciare, proprio per mancanza di dati o per la difficoltà di raggiungere una posizione di consenso tra studi che danno risultati divergenti.

Questioni secondarie? Non proprio. Tra le questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva rientrano anche la valutazione del rischio alimentare per i consumatori e la valutazione dei rischi per le piante acquatiche. L’Efsa sostiene di non potersi pronunciare neppure sull’impatto del glifosato sulla biodiversità. Mancano metodologie armonizzate, i fattori che incidono sul fenomeno sono complessi e le informazioni disponibili carenti: impossibile quindi trarre conclusioni definitive, mette le mani avanti l’autorità europea.

Le ong contro il rinnovo dell’ok al glifosato

La scelta fa tornare ancora una volta sulle barricate la società civile. Il parere positivo dell’Efsa è “scioccante”, attacca Corporate Europe Observatory. L’Efsa e le agenzie nazionali basano le loro valutazioni “prevalentemente su studi industriali”, continua l’ong, mentre il sistema di autorizzazione dei pesticidi “non tiene conto di un gran numero di studi scientifici indipendenti e sottoposti a peer review che collegano il glifosato a gravi problemi di salute e ambientali” perché genotossico, neurotossico e dannoso per il microbioma intestinale.

“Lo scandalo del glifosato continua. Il parere dell’Efsa è fuori da ogni logica. Molti nuovi studi indipendenti mostrano gli impatti negativi del glifosato sulla salute e sull’ambiente”, rincara la dose Angeliki Lysimachou di Pesticide Action Network Europe. Mentre la coalizione Stopglyphosate lancia oggi il nuovo sito su cui rende disponibili tutti gli studi scientifici che attestano la tossicità dell’erbicida.