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IAEA: “grave incidente” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nessuna fuga radioattiva

Per la prima volta, un attacco (condotto probabilmente dall’Ucraina) ha colpito la cupola dell’edificio di contenimento di uno dei 6 reattori dell’impianto. L’IAEA assicura che non si è verificata alcuna fuga radioattiva ma parla di “grave escalation” che aumenta significativamente “il rischio di un grave incidente nucleare”

Centrale nucleare di Zaporizhzhia: “grave incidente” all’unità 6
crediti: IAEA Imagebank via Flickr | CC BY 2.0

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita decine di volte da febbraio 2022

(Rinnovabili.it) – Almeno 3 attacchi con droni condotti molto probabilmente dall’Ucraina hanno colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia domenica 7 aprile. L’attacco non ha causato fughe radioattive dall’impianto, controllato dai militari russi, ma ha danneggiato l’edificio di contenimento dell’unità 6, una struttura fondamentale per la sicurezza del sito. Per l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (IAEA) si tratta di un “grave incidente” che aumenta “significativamente” il rischio di un “grave incidente nucleare”.

La Russia ha accusato l’Ucraina per l’attacco, ma Kiev ha negato di essere coinvolta. L’IAEA, che ha osservatori presenti presso la centrale, non si è finora sbilanciata nell’attribuire la responsabilità a uno dei belligeranti, ma ha confermato che la versione russa – che parla di un attacco con droni contro la parte superiore dell’involucro di contenimento – è “coerente” con le sue osservazioni.

“Come ho ripetutamente affermato – anche al Consiglio di Sicurezza e al Consiglio dei Governatori dell’IAEA – nessuno può concepibilmente beneficiare o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro impianti nucleari. Attaccare una centrale nucleare è assolutamente vietato”, ha affermato Rafael Mariano Grossi, direttore IAEA. “Faccio appello fermamente ai decisori militari affinché si astengano da qualsiasi azione che violi i principi fondamentali che proteggono gli impianti nucleari”.

Attacchi “sconsiderati” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

Non è la prima volta che la centrale nucleare di Zaporizhzhia viene attaccata nel corso del conflitto. Fin dalle prime fasi della guerra, l’area si è trovata a ridosso della linea del fronte. Scambi di artiglieria, razzi e missili hanno colpito il sito più volte, senza però creare danni tali da scatenare un incidente nucleare.

La pericolosità della situazione attorno alla più grande centrale nucleare d’Europa, però, è stata sempre tale da spingere subito l’IAEA a chiedere e ottenere lo spegnimento dell’impianto e a domandare a Ucraina e Russia di rispettare alcuni principi di base per garantire la sicurezza dell’area. L’unità 6 è stata messa in cold shutdown l’11 settembre 2022 e da allora la centrale non produce più elettricità. Ciò nonostante, un attacco al sito potrebbe ancora causare un incidente nucleare di grandi proporzioni.

“Si tratta di una grave escalation dei pericoli per la sicurezza nucleare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve affrontare. Tali attacchi sconsiderati aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente”, ha rimarcato Grossi.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.