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Cina, incidente alla centrale nucleare di Taishan

All’inizio EDF parlava di “imminente minaccia radiologica”. Poi l’azienda francese proprietaria e operatrice dell’impianto insieme a un socio cinese ha stemperato i toni: si sarebbe trattato solo di un accumulo di xeno e krypton, gas nobili già rilasciati all’esterno

Centrale nucleare di Taishan: incidente con fuoriuscita di gas
By EDF Energy, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94779379

La centrale nucleare di Taishan, nel Guangdong, ha reattori EPR di III+ generazione

(Rinnovabili.it) – Un “problema di prestazioni”, ma “non siamo in uno scenario di un incidente con fusione del nocciolo”. EDF rassicura che le anomalie registrate alla centrale nucleare di Taishan non sono nulla di serio, non siamo di fronte a una “Chernobyl cinese” come qualcuno aveva ipotizzato sulle prime. La compagnia energetica francese è sia proprietaria sia operatore dell’impianto insieme al partner cinese China Guangdong Nuclear Power Group. Ed era stata proprio l’azienda transalpina a segnalare la settimana scorsa che qualcosa non andava.

I contorni dell’incidente alla centrale nucleare di Taishan sono ancora confusi. E la ridda di dichiarazioni non aiuta molto a guadagnare chiarezza. La vicenda è diventata di dominio pubblico ieri, ma l’evento risale alla scorsa settimana. In questo lasso di tempo le autorità degli Stati Uniti, allertate proprio da EDF, avrebbero cercato di vederci chiaro. Ne ha parlato ieri la CNN in uno scoop che riporta alcuni documenti interni americani. In cui si dice che la compagnia francese ha parlato di “imminente minaccia radiologica”.

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L’avvertimento scendeva nei dettagli e, secondo la CNN, accusava l’autorità di sicurezza cinese perché avrebbe alzato i limiti accettabili per il rilevamento delle radiazioni al di fuori della centrale nucleare di Taishan per evitare di doverla chiudere. Adesso EDF stempera i toni.

Nessun incidente nucleare ma soltanto un accumulo di gas nobili in una parte del sistema di raffreddamento del reattore numero uno dell’impianto di Taishan. Si tratterebbe di xeno e krypton, poi raccolti e trattati prima di essere emessi in atmosfera. Rispettando le norme vigenti, assicura EDF.

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Il  gas sarebbe fuoriuscito dopo che il rivestimento di alcune barre di combustibile che alimentano il reattore si sarebbe deteriorato. La China General Nuclear Power ha però fatto sapere che gli indicatori ambientali all’interno e all’esterno nelle vicinanze dell’impianto di Taishan sarebbero normali, che l’unità 1 della centrale nucleare di Taishan funziona correttamente mentre l’unità 2 è stata ricollegata alla rete la scorsa settimana dopo una revisione.

Le due unità sono entrate in funzione nel 2018 e 2019. Impianto molto recente, la centrale di Taishan è di terza generazione e si basa sulla tecnologia dei reattori EPR (European pressurized water reactor), in circolazione da un decennio, sviluppata dalla francese Areva e presentata come più sicura rispetto ai reattori di II generazione.