Il trattato prende il nome dalla città che negli anni '40 subì un grave inquinamento da mercurio. Entrerà in vigore in 3-4 anni, se ratificato da almeno 50 Stati
Il nuovo trattato prevede la messa al bando di una serie di prodotti contenenti mercurio la cui produzione, esportazione e importazione saranno vietate dal 2020. Questi includono batterie, interruttori e relè, alcuni tipi di lampade fluorescenti compatte (CFL) e a catodo freddo, saponi e cosmetici. I nuovi impegni richiesti dalla Convenzione riguarderanno anche le industrie aurifere artigianali e su piccola scala, dove il mercurio viene utilizzato per separare l’oro dalla roccia. Inoltre, controllerà le emissioni di mercurio dei grandi impianti industriali come le centrali elettriche a carbone e le caldaie delle fonderie. “Con questa convenzione, le nazioni hanno posto le basi per una risposta globale ad un inquinante noto fin dai tempi greci e romani”, ha commentato Achim Steiner Sotto-Segretario Generale delle Nazioni Unite e Direttore Esecutivo del’Unep. “Tutti ne trarranno benefici”.