La start-up Aclima istalla uno speciale “naso” sulle auto di Google; potranno così registrare in maniera capillare i dati sullo smog cittadino
(Rinnovabili.it) – Molto presto le mappe virtuali di Google ti permetteranno non solo di avere informazioni dettagliate su località e strade ma anche di conoscere nel dettaglio i livelli di inquinamento atmosferico urbano nelle principali città del mondo. Il progetto è nato con un accordo, quello tra Big G e la start-up tecnologica Aclima. la nuova collaborazione ha portato all’equipaggiamento delle celebri auto di Google Street View con speciali sensori: quest’ultimi sono in grado misurare i livelli di biossido di azoto, ossido di azoto, ozono, ossido di carbonio, anidride carbonica, metano, nerofumo, particelle e composti organici volatili su specifiche strade della città, fornendo un quadro dettagliato della qualità dell’aria locale.
L’obiettivo? Rendere gli abitanti più consapevoli, ma anche spronare gli amministratori locali ed aumentare il livello di specificità degli strumenti di valutazione. “Siamo per la prima volta in grado di ottenere un’istantanea, su scala urbana, dello smog“, spiega il CEO di Aclima Davida Herzl. “Attualmente questi dati si ottengono attraverso stazioni di monitoraggio governative che sono tuttavia scarsamente diffuse in città. Ciò permette di comprendere cosa sta succedendo a livello regionale, ma in realtà non ci permette di capire come l’inquinamento si muova attraverso la città, quartiere per quartiere, strada per strada”.
Ad oggi, perlomeno negli USA, la valutazione della qualità dell’aria è affidata ad una rete di monitoraggio nazionale, gestita dalla Environmental Protection Agency (EPA), che può rivelarsi imprecisa su piccola scala. “I nuovi sensori di misurazione mobili – spiega l’Aclima – possono integrare le misurazioni stazionarie esistenti e fornire così un quadro più dettagliato della qualità dell’aria personale e comunitaria. E’ un po’ come se avessimo dato il naso all’auto di Google”.
Per ora il progetto coinvolgerà solo le città statunitensi. La sperimentazione è partita con Denver,dove sono stati registrati ben 150 milioni di punti-dati relativi allo stato dell’aria e relativi inquinanti atmosferici in 750 ore di spostamenti della Google Street View. A settembre toccherà invece a San Francisco.