La salute umana è messa a repentaglio da numerose fonti di contaminazione ambientale, ma l'inquinamento atmosferico è il nemico numero uno
(Rinnovabili.it) – L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio ambientale per la salute del mondo, responsabile di una morte su otto. Lo ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità durante una discussione in seno alla sua Assemblea mondiale, da poco conclusasi a Ginevra.
I delegati hanno adottato una risoluzione per affrontare l’impatto sulla salute di questo pericoloso killer, poiché le nuove stime sulla mortalità lo rendono una minaccia non più trascurabile. Ad esempio, in India, l’inquinamento atmosferico presenta conseguenze disastrose a causa dell’intasamento delle strade e dell’inadeguatezza delle infrastrutture industriali. Senza contare quelle sanitarie, gravemente carenti e inadatte ad accogliere e curare tutti i malati. Lo scorso anno, l’OMS aveva classificato Delhi come la più inquinata tra 1.600 grandi città in tutto il mondo, peggio di Pechino.
I decessi dovuti all’inquinamento atmosferico, all’aperto ma anche indoor, sono aumentati del 400% in tutto il mondo negli ultimi dieci anni, secondo l’organizzazione. Il numero totale di morti è 8 milioni ogni anno: i dati mostrano che la Cina e l’India sono di gran lunga i Paesi più colpiti. Circa l’88% delle morti premature legate all’esposizione all’inquinamento atmosferico si è verificato nei Paesi a basso e medio reddito, con preponderanza nelle regioni del Pacifico occidentale e nel Sud Est asiatico. Gli ultimi studi dell’OMS e di altre agenzie internazionali mostrano che, a parte lo sviluppo di patologie respiratorie, l’esposizione all’inquinamento atmosferico aggrava i rischi di malattie cardiovascolari come ictus e cardiopatia ischemica. Inoltre, forti legami tra inquinamento atmosferico e cancro sono stati stabilite da recenti studi. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’inquinamento dell’aria è cancerogeno per l’uomo. L’agenzia, costola dell’OMS, ha trovato prove che l’esposizione all’inquinamento dell’aria esterna provoca il cancro ai polmoni ed è associato ad un maggior rischio di cancro alla vescica.
Secondo gli esperti, politiche e investimenti a sostegno del trasporto pulito, efficienza energetica nelle costruzioni, nella produzione di energia e nell’industria, insieme ad una migliore gestione dei rifiuti urbani, permetterebbe di ridurre le principali fonti di inquinamento atmosferico nelle città.