Secondo il Report appena diffuso dalla Banca Mondiale, i roghi nelle foreste indonesiane, da gennaio a ottobre, sono costati al Paese una perdita economica di oltre 5 miliardi di dollari
Nel Paese gli incendi boschivi hanno devastato 925mila ettari di foresta e liberato oltre 720 megatonnellate di CO2
(Rinnovabili) – Il danno economico causato dagli incendi boschivi in Indonesia ammonta quest’anno a circa 5,2 miliardi di dollari, pari cioè allo 0,5% del prodotto interno lordo. Questi i numeri diffusi con un Rapporto firmato dalla Banca mondiale. “Gli incendi boschivi ed i fumi risultanti – si legge nel documento – hanno portato a significativi impatti economici, stimati in 157 milioni di dollari in danni diretti alle attività e in 5,0 miliardi in perdite da attività economiche”.
La stima, calcolata per il periodo giugno – ottobre 2019, si basa sulla sua valutazione di otto province indonesiane. In meno di un anno, l’estensione di foresta data alla fiamme per preparare il terreno alle coltivazioni è ammontata ad oltre 942.000 ettari; e poiché circa il 44% delle aree bruciate erano all’interno di torbiere, si stima che le emissioni di carbonio degli incendi nel Paese siano quasi il doppio di quelle derivanti degli roghi appiccati in Amazzonia. Nel dettaglio, tra gennaio e novembre 2019, secondo il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine le emissioni di CO2 avrebbero superato la soglia delle 720 megatonnellate.
Gravissime anche le conseguenze sociali: oltre 900.000 persone hanno accusato patologie respiratorie, 12 aeroporti nazionali sono stati costretti ad interrompere le operazioni e centinaia di scuole in Indonesia, Malesia e Singapore hanno dovuto temporaneamente chiudere a causa degli incendi e dell’aria irrespirabile.
Tutto questo, secondo le stime della Banca Mondiale, avrebbe portato anche ad una riduzione di 0,09 e 0,05 punti percentuali della crescita economica indonesiana nel 2019 e nel 2020.
Leggi anche: “Indonesia, la terra continua a bruciare”
La stima tuttavia non tiene conto degli effetti a lungo termine: il costante peggioramento della qualità dell’aria, l’aggravarsi delle condizioni di salute di decine di migliaia di abitanti, gli attriti politici già manifestatisi tra Jakarta e Kuala Lumpur non potranno infatti che danneggiare ulteriormente l’immagine globale dell’olio di palma, esportazione economicamente fondamentale per il paese, le cui previsioni di crescita sarebbero del 5% per il 2019 e del 5,1% per il 2020.