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Imballaggio alimentare? Meglio se biodegradabile

Presentati oggi ad un convegno presso l’azienda agricola di Fontanafredda i risultati dell’iniziativa co-finanziata dalla Regione Piemonte

Imballaggi alimentari? Meglio se biodegradabili

 

 

(Rinnovabili.it) – Si chiama “Food & Feed Packaging” ed è il progetto nato per garantire ed incrementare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera agro-alimentare piemontese. Co-finanziata dalla Regione Piemonte e coordinato da Novamont, l’iniziativa ha riunito sotto un unico obiettivo i principali attori del comparto zootecnico e ortofrutticolo della regione: sviluppare materiali biodegradabili e compostabili innovativi nel campo dell’imballaggio alimentare. A quasi quattro anni dal lancio, i risultati di questo interessante sono stati presentatati oggi presso l’azienda agricola di Fontanafredda (Serralunga d’Alba, CN). In convegno dedicato i partner – tra cui Az. Agr. Mura Mura (Grom), Az. Agr. San Romano e Az. Agr. Vini e Vigneti Borgogno (Eataly) – hanno fatto il punto sulle alternative ai tradizionali imballaggi presentano quattro prodotti:

 

 

1. teli biodegradabili e compostabili per la conservazione del foraggio che offrono una barriera ai gas migliore di quella dei prodotti in plastica attualmente in uso;

2. imballi biodegradabili e compostabili per la conservazione di piccoli frutti che garantiscono performance equivalenti o migliori rispetto ai manufatti in plastica tradizionale;

3. materiali biodegradabili e compostabili con barriere ai gas altamente innovativi;

4. sistemi di compostaggio dei manufatti biodegradabili a fine vita.

 

 

“In questi anni di profonda recessione, l’agro-alimentare italiano ha mantenuto valori positivi, in assoluta controtendenza rispetto ad altri settori produttivi e con il 9% del PIL e il 14% degli occupati rappresenta oggi un asset strategico del tessuto economico del nostro Paese. Le progettualità innovative attuate nell’ambito della sostenibilità come “Food & Feed Project” rappresentano straordinarie opportunità per qualificare ulteriormente l’eccellenza della nostra produzione agro-alimentare e, nel contempo, favorire lo sviluppo di un’economia circolare in cui non esistono più scarti o rifiuti ma tutto torna ad essere risorsa”, ha commentato Giulia Gregori, Responsabile Pianificazione Strategica di Novamont e coordinatrice di “Food & Feed Project”.