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Il vento aumenta il ghiaccio antartico e scioglie quello artico

Il forte vento causato dal cambiamento climatico sta aumentando il ghiaccio antartico e riducendo quello artico, con conseguenze per il clima mondiale

ghiaccio(Rinnovabili.it) – Mentre i ghiacci artici si sciolgono circa 3 mesi prima rispetto a quanto registrato nel 1980, in Antartide la copertura ghiacciata dura circa 2,6 mesi in più. Questo fenomeno, rivelano gli scienziati, sarebbe associati alla presenza di forti venti causati dai cambiamenti climatici e alla presenza del buco nello strato di ozono che stanno determinando un aumento dei ghiacci antartici e un calo di quelli artici.

Tutti i dati sono racchiusi nel recente studio intitolato “Gelo marino antartico e cambiamento climatico nel 2014” realizzato dal Centro di ricerca cooperativa degli Ecosistemi per cercare di chiarire quali siano le differenze tra i ghiacci marini polari.

L’autore principale del rapporto, Jan Lieser, glaciologo marino presso il centro di clima antartico e degli ecosistemi, ha detto che gli investigatori sono sicuri che il determinante fisico dell’aumento del ghiaccio è il vento.

Il Dr. Lieser ha specificato che il riscaldamento globale e, in misura minore, il buco dell’ozono, sono i driver fisici principali dell’aumento di venti occidentali che soffiano sopra l’Oceano Meridionale. “Sappiamo che il ghiaccio marino sta crescendo perché i venti occidentali si intensificano in tutto il continente e spingono ulteriormente il ghiaccio marino nell’Oceano del Sud”, ha detto il dottor Lieser.

 

Il professor Ian Simmonds, scienziato del clima presso l’Università di Melbourne, dice che il nuovo rapporto è una risorsa utile per “il grande pubblico” per capire realmente in che modo avvenga la crescita del ghiaccio marino antartico e come si relazione con i cambiamenti climatici specificando che questo fenomeno avrà un impatto significativo anche sul clima futuro.

“Il ghiaccio marino svolge un ruolo critico nel clima globale, riflettendo la maggior parte della radiazione solare che cade su di esso, piuttosto che essere assorbita dall’oceano. Inoltre l’estensione del ghiaccio marino antartico influenza la presenza di El Niño, che è noto per avere un impatto significativo, soprattutto in oriente”, ha detto Ian Simmonds.