Un team di studiosi ha messo a confronto i livelli d'inquinamento che si raggiungerebbero seguendo il piano energetico voluto da The Donald con quelli che otterremmo senza alcuna regolamentazione
Il piano energetico voluto da Andrew Wheeler, fedelissimo del tycoon, aumenterebbe i livelli di emissioni USA dell’8,7% entro pochi anni.
(Rinnovabili.it) – Meglio non adottare alcuna politica ambientale piuttosto che quella voluta dall’Amministrazione Trump: ad affermarlo è un team di ricercatori dell’Università di Harvard che ha messo a paragone i raggiungimenti in termini di emissioni ottenibili seguendo le indicazioni dell’Affordable Clean Energy Rule (ACE) voluta dal tycoon e quelli che si verrebbero a creare spontaneamente, senza interventi legislativi.
La ricerca ha utilizzato i dati forniti dall’Environmental Protection Agency (EPA) e rivela che le nuove norme, tra cui la cancellazione del programma di conversione per gli impianti energetici alimentati a carbone, porterebbero un “rimbalzo” nelle emissioni di diossido di carbonio pari a un +8,7% in 19 Stati a stelle e strisce entro il 2030.
Sotto accusa il nuovo amministratore dell’EPA, Andrew Wheeler, personaggio molto vicino alle lobby del carbone e fortemente voluto dallo stesso Trump a guida del principale organo di regolamentazione energetica e ambientale americano.
Appena insediato lo scorso luglio, Wheeler ha subito cercato di smantellare il Clean Power Plan (CPP), la regolamentazione voluta dall’Amministrazione Obama, che prevedeva limitazioni alle emissioni di CO2 e premeva per adottare immediate azioni di abbandono del carbone. Il CPP è stato prima fermato per vie legali e adesso dovrebbe essere sostituito con l’Affordable Clean Energy Rule che, di fatto, elimina i vincoli per limitare l’inquinamento atmosferico e converte gli obblighi per una conversione degli impianti in mere raccomandazioni per gli Stati membri.
Secondo i ricercatori di Harvard, l’ACE permetterà agli impianti meno efficienti di rimanere attivi più a lungo, aumentando così le emissioni di agenti tossici nell’ambiente. Vengono, inoltre, smantellati gli sforzi per ridurre le emissioni di mercurio e quelli per alzare gli standard dei veicoli ecologici.
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Lo studio stima un aumento di decessi per cause legate all’inquinamento pari a 1.000 unità l’anno e l’incremento dei livelli delle emissioni di CO2 del 3,5% rispetto a quanto stimato con l’applicazione del CCP. “Questo nuovo piano essenzialmente da il via libera alle emissioni di CO2 – commenta Kathleen Lambert, coautrice dello studio – E’ una ricetta per aumentare le emissioni e renderà ancora più difficile per gli Stati Uniti raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi perché ci pone esattamente nella direzione opposta rispetto a quella che dovremmo seguire”.
“Mettere un lobbista del carbone come Andrew Wheeler a capo dell’EPA è come dare a un ladro di banche la chiave del Tesoro – commenta Matthews Gravatt, responsabile del Sierra Club, uno dei nove gruppi ambientalisti che hanno presentato una mozione al Senato per annullare la nomina di Wheeler – Non è semplicemente “amico” delle industrie inquinanti, Wheeler è stato sul loro libro paga per anni”.