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La giovane attivista Greta Thunberg candidata al Nobel per la pace

La studentessa svedese ha ispirato un movimento internazionale di protesta contro i cambiamenti climatici, che farà sentire la propria voce, domani, nel primo sciopero globale

Greta Thunberg nobel pace

 

Tre parlamentari norvegesi hanno canditato la sedicenne Greta Thunberg al Nobel per la Pace 2019

(Rinnovabili.it) – Ha appena sedici anni ma è riuscita a catalizzare l’attenzione mondiale sul problema dei cambiamenti climatici, facendo scendere in piazza migliaia di giovani e adulti. Parliamo di Greta Thunberg, giovanissima attivista svedese che si è fatta notare dal mondo intero per la sua tenacia e determinazione. Fin da quando, lo scorso 20 agosto, ha deciso di saltare la scuola per spronare i propri politici di ridurre le emissioni in linea con l’Accordo di Parigi. Per tre settimane, ogni giorno fino alle elezioni del 9 settembre, si è seduta sul marciapiede dal Parlamento svedese distribuendo volantini con su scritto “Lo sto facendo perché voi adulti sputate sul mio futuro”.

 

Una protesta tenace che è arrivata prima sul palco della COP 24 sui cambiamenti climatici, in Polonia, e poi nelle stanze del Forum Economico di Davos, in Svizzera. La costanza di Greta, che ha continuato a scioperare ogni venerdì, si è trasformata velocemente in un movimento globale ispirando gli studenti di tutto il mondo a prendere parte alla protesta contro la crisi climatica e l’inazione governativa. Ma soprattutto, colpendo lì dove l’attivismo ambientale non era riuscito ad arrivare: un’attenzione mediatica continua sui temi del riscaldamento globale e del climate change.

 

A dicembre 2018, più di 20.000 studenti avevano organizzato scioperi in almeno 270 città e all’indomani della prima manifestazione globale, Global strike for future, per la Thunberg arriva anche la candidatura al premio Nobel per la Pace da parte di tre parlamentari norvegesi. “Abbiamo proposto Greta Thunberg perché se non facciamo nulla per fermare il cambiamento climatico sarà causa di guerre, conflitti e rifugiati“, ha commentato il deputato socialista norvegese Freddy André Øvstegård. “Greta ha lanciato un movimento di massa che considero un importante contributo alla pace”.

 

 

Le candidature per il nobel possono arrivare da politici e professori universitari e per il premio 2019 sono stati nominati 223 individui e 78 organizzazioni.

 

Nel frattempo l’onda verde degli studenti continua. Dall’Australia alla Germania, dalla Cina alla Tanzania passando per l’Italia, giovani (e non) si stanno organizzando per il primo grande sciopero globale sul clima del 15 marzo al grido #fridaysforfuture e #climatestrike. Oggi si contano quasi 1400 eventi in oltre 90 Paesi. Del resto, ha spiegato Greta, “che senso ha imparare sui banchi informazioni fornite dalla scienza se poi politica e società le ignorano?