Secondo uno studio della Nature Geoscience Journal la Grande Barriera Corallina oggi fatica a superare i cambiamenti ambientali che subisce a differenza di quando avvenuto nel passato
Oggi la capacità di adattamento della Grande Barriera Corallina è a rischio
(Rinnovabili.it) – La Grande Barriera Corallina è sopravvissuta a ben cinque eventi mortali collegati ai cambiamenti climatici. Questa sua capacità di resistere non potrebbe però essere sufficiente per affrontare la situazione critica a cui è sottoposta oggi. A sottolinearlo è uno studio pubblicato su Nature Geoscience Journal che durante un periodo di 10 anni ha ricostruito le reazioni della barriera ai cambiamenti climatici e ambientali. Epidemia di stelle corona di spine, sedimentazione, degradazione della qualità dell’acqua, acidificazione degli oceani e massicci eventi di sbiancamento. Questi sono i fenomeni che hanno attaccato il reef a largo della costa orientale dell’Australia nel solo arco temporale che va dal 2016 al 2017. “Nutro serie preoccupazioni sulla capacità della barriera corallina nella sua forma attuale di sopravvivere al ritmo del cambiamento causato dai molti stress presenti e del prossimo futuro”, ha spiegato Jody Webster, ricercatore e professore associato presso l’Università di Sydney.
La Grande Barriera Corallina in precedenza ha sviluppato una resistenza a questi cambiamenti ambientali assecondando i movimenti degli oceani e spostandosi attraverso il fondale. A proteggere il reef sono stati due fattori: la continuità degli habitat della scogliera con i coralli e le alghe coralline e la capacità di muoversi tra i 0,2 e i 1,5 metri ogni anno che le hanno permesso di ristabilirsi in circa 2mila anni. Oggi però questa capacità di adattamento del reef è messa in dubbio. Gli attacchi che vanno dall’aumento della temperatura allo sbiancamento dei coralli sempre maggiore, fino al peggioramento della qualità delle acque potrebbero dunque essere fatali per la barriera corallina. Lo studio ha interessato un periodo temporale che va da circa 20mila anni fa, quando il livello del mare era a 118 metri sotto quelli di oggi, fino a 9mila anni fa, quando è comparsa la barriera corallina. Grazie ad un sonar subacqueo i fondali marini sono stati perforati su 16 siti dai quali sono stati estratti delle parti di roccia contenenti coralli fossili depositati nell’arco degli ultimi 30mila anni. Due dei cinque eventi che hanno interessato la barriera corallina si sono verificati tra i 30mila e i 20mila mentre altri tre eventi si sono succeduti dai 10mila a 17mila anni fa. In questo caso lo scioglimento dei ghiacci ha portato ad un innalzamento dei livelli del mare che ha sommerso i coralli.