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Goletta verde e Goletta dei Laghi 2022: quasi un campione su tre risulta inquinato

Il 32% dei campioni analizzati delle acque costiere e lacustri dalle due campagne di Legambiente è risultato oltre i limiti di legge.

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credit imagine: Legambiente Goletta Verde 2022

Tallone d’Achille del Belpaese è sempre la depurazione e la gestione degli scarichi

(Rinnovabili.it) – Quello in cui viviamo è un Paese malato purtroppo. Le indagini presentate oggi da Legambiente nell’ambito della campagna Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2022, non lasciano spazio alle interpretazioni. Quasi il 32% dei campioni analizzati e prelevati nelle acque costiere e lacustri è risultato oltre i limiti di legge.

Le due campagne sono promosse da Legambiente e realizzate in partnership con CONOU, Novamont, ANEV e Renexia, la partnership di AIPE e la media partnership di Nuova Ecologia. E quest’anno hanno interessato 18 regioni e 37 laghi italiani. Dal 20 giugno al 1° agosto, oltre 200 volontari dell’associazione ambientalista, hanno prelevato ben 387 campioni d’acqua. Le analisi microbiologiche, alla ricerca di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, hanno mostrato risultati decisamente poco confortanti: ben 124 campioni sono risultati oltre i limiti di legge.

I risultati delle campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi sono state presentate questa mattina a Roma, con la partecipazione di un ricco parterre di invitati.

Al centro dei riflettori, anche per questa stagione, le foci dei fiumi, canali e torrenti, ovvero i luoghi dove è maggiormente visibile l’inquinamento causato dalla cattiva depurazione o dagli scarichi illegali. Dei 188 “punti critici” monitorati rispetto ai 387 complessivi, il 55% (103 campioni) è risultato oltre i limiti di legge. Dei 199 campioni prelevati a mare o nelle acque lacustri, invece i valori hanno ecceduto i limiti di legge solo in 21 casi, circa l’11%.

Goletta verde, un punto inquinato oltre 91 km di costa

Scendendo nel dettaglio delle singole campagne, i risultati di Goletta Verde hanno mostrato valori fuori norma nel 31% dei casi. Ogni 91 km di costa ci si imbatte in un punto inquinato. Delle foci campionate il 42% è risultato “fortemente inquinato”, presentando valori doppi rispetto alla norma.

Una dimostrazione, sottolinea Legambiente, del fatto che i pericoli di una cattiva o assente depurazione sono la principale minaccia per la salute dei nostri mari e che c’è ancora molto da fare per recuperare il deficit impiantistico e della rete fognaria”.

Goletta dei Laghi, inquinati il 33% dei campioni

Legambiente – Goletta Verde

Oltre i limiti di legge per le acque lacustri il 33% dei punti analizzati, provenienti da 37 laghi in 11 diverse regioni. Il 53% dei prelievi eseguiti presso foci, canali e punti critici risulta nei limiti di legge. Quest’anno inoltre, Goletta dei Laghi ha rappresentato un momento di dibattito importante sul tema della siccità e della gestione equa della risorsa idrica.

Ancora 500 mln di euro necessari per ultimare i lavori

Purtroppo è ormai chiaro che la mancata depurazione degli scarichi o gli impianti inadeguati colpiscono in primis i corsi d’acqua. Non a caso sono ancora 4 le procedure di infrazione comunitarie a carico del Belpaese per inadempienza delle Direttive sulle acque reflue.

Per portare a termine i lavori necessari, i costi stimati si aggirano sui 500 mln di euro per il periodo di non conformità compreso tra il 2018 e 2024, Cifra in linea con i finanziamenti previsti dal PNRR per rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nel mare e nelle acque interne.

Se circa un terzo delle nostre analisi dà esito negativo ormai da diversi anni vuol dire che poco o nulla è stato fatto per uscire dall’emergenza depurativa. Un’emergenza cronica che ci costerà centinaia di milioni di euro nei prossimi anni, a causa del pagamento di multe che l’Europa non ci condonerà”, sottolinea il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo.

L’edizione 2022 non poteva inoltre non mettere al centro la crisi climatica, denunciandone le conseguenze ormai evidenti sulle acque interne, dall’emergenza siccità, a partire dal bacino padano, agli effetti sull’ecosistema marino. Non ci siamo però fermati alla denuncia ma abbiamo concretamente ragionato anche sulle proposte, iniziando dalla transizione energetica per uscire dalle fonti fossili ed entrare definitivamente nell’era delle rinnovabili, a partire dal sole e dal vento. A bordo di Goletta Verde, abbiamo affrontato l’importante opportunità rappresentata dall’eolico off-shore, il cui sviluppo è strategico nel raggiungimento degli obiettivi climatici al 2030 e si integra con gli impianti da realizzare a terra; accelerare nell’installazione degli impianti è la scommessa che il Paese ha di fronte nei prossimi mesi per arrivare a coprire il 100% dei consumi elettrici entro il 2035 e far fronte a una crisi non soltanto climatica, ma anche di tipo socio-economico, affrancandosi dalla dipendenza del gas e dall’estero”, ha concluso Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.