A causa del riscaldamento globale il Polo Nord ha perso una superficie grande quanto l’intera Spagna. Maggio diventa il mese peggiore degli ultimi 50 anni
(Rinnovabili.it) – L’estensione media dei ghiacci dell’Artico nel mese di maggio ha segnato un nuovo record in negativo. Il Polo Nord ha perso una superficie grande quanto l’intera Spagna nel giro di pochi anni. L’annuncio arriva dal National Snow and Ice Data Centre (NSIDC) statunitense, che in un report appena pubblicato mette in luce gli effetti del riscaldamento globale sulla calotta polare.
L’istituto si basa principalmente sui dati raccolti grazie alle immagini satellitari e li elabora mettendoli a confronto con rilevazioni eseguite sul campo. Dati che sono perfettamente in linea con l’allarme lanciato pochi giorni fa da Greenpeace. Gli scienziati del NSIDC hanno osservato un inusuale scioglimento prematuro dei ghiacci nel mar di Barents e l’arrivo sull’Artico di correnti di aria calda provenienti da Siberia e Europa settentrionale.
Per trovare i precedenti record negativi non bisogna guardare troppo indietro: i tre peggiori risultati erano a gennaio, febbraio e aprile di quest’anno. Ad oggi l’estensione media dei ghiacci si attesta sui 12 mln di kmq, ben 1,39 mln in meno rispetto alla media registrata fra il 1981 e il 2010.
Il processo è tutt’altro che in fase di arresto. Infatti il manto nevoso che dovrebbe proteggere i ghiacci restanti ad aprile ha toccato il livello più basso mai registrato negli ultimi 50 anni, e maggio continua sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda. In più, segnalano dal NSIDC, maggio è bollente anche in Antartide e la formazione dei ghiacci durante l’autunno australe resta ben al di sotto della media.
Da quando sono iniziate le rilevazioni satellitari, nel 1979, la superficie della calotta polare è diminuita del 2,6% ogni 10 anni. Gli scienziati sottolineano che è troppo presto per fare previsioni con un accettabile grado di probabilità anche solo per il prossimo futuro. Tuttavia, nel report scrivono chiaramente che se le proiezioni correnti seguono il trend evidenziato negli anni precedenti, questa estate sarà la peggiore in assoluto per i ghiacci dell’Artico.