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In Germania i veicoli diesel fanno seimila morti l’anno

L'agenzia federale per l'ambiente getta un nuovo macigno sul governo e sui produttori di veicoli diesel. Difendere il settore è sempre più difficile

veicoli diesel

 

Le emissioni dei veicoli diesel causano troppe morti premature

 

(Rinnovabili.it) – Dopo la mazzata subita dal tribunale amministrativo di Lipsia, un altro grattacapo piomba sul governo tedesco. L’Agenzia federale dell’ambiente, infatti, ha diffuso alcuni dati che faranno poco piacere all’industria dell’auto. Circa seimila morti premature ogni anno nel paese sono legate agli ossidi di azoto (NOx), particelle inquinanti tipiche dei veicoli diesel, che in Germania – come in Italia – vanno per la maggiore.

Il dato getta benzina sul fuoco di una polemica che arde a Berlino dal 2015, quando la Volkswagen è stata scoperta dall’Agenzia ambientale USA a truccare le emissioni durante i test di laboratorio, in modo che risultasse al pubblico (e ai regolatori) un tasso di inquinamento più basso del reale. Da qui è nata una class action che ha avuto ripercussioni internazionali e ha portato l’Unione Europea a cambiare le norme sulle emissioni nel settore dei trasporti. Una riforma, purtroppo, poco incisiva.

 

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A riportare i diesel tedeschi sotto i riflettori sono state due notizie: quella secondo cui proprio Volkswagen ha effettuato esperimenti su animali e umani, intossicandoli per vedere l’effetto dello smog, e la decisione del tribunale amministrativo a fine febbraio. La corte ha sostanzialmente dato il via libera ai comuni per vietare il transito ai veicoli diesel entro i loro confini. Una mossa che ha mandato in crisi le aziende automobilistiche, e che il governo Merkel – da sempre influenzato dai produttori di auto – sta cercando di depotenziare.

Il pronunciamento dell’Agenzia federale per l’ambiente sulle morti premature causate dai motori diesel è un altra mannaia che potrebbe calare sulle vendite, già scese dopo il dieselgate del 2015. Se il mercato non assorbisse più i veicoli realizzati con queste tecnologie, non basterebbero i tentativi del governo di allontanare il crepuscolo del settore, perché sarà il terreno a mancargli sotto i piedi.