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Germania: arriva l’accordo sul sistema di scambio di quote di emissioni

In vista della chiusura di tutte le centrali a carbone nel 2038, la Germania ha trovato un compromesso con gli operatori del settore, permettendo loro di utilizzare i certificati di emissioni di carbonio per altre future attività.

Sistema di scambio di quote di emissioni
Credits: Herbert Aust da Pixabay

La legge sulla decarbonizzazione dovrebbe essere approvata il 18 dicembre, dopo le delicate negoziazioni sul sistema di scambio di quote di emissioni.

 

(Rinnovabili.it) – La Germania sta finalizzando la legge per eliminare il carbone dal suo mix energetico. L’obiettivo della strategia governativa è di garantire la sicurezza energetica nazionale lungo tutto il processo di phase out, dal momento che in Germania l’energia del carbone rappresenta ancora circa un terzo della produzione di elettricità, per un totale di ben 41 gigawatt di capacità installata. Il provvedimento dovrebbe essere approvato dal governo il 18 dicembre, a conclusione delle trattative con gli operatori delle centrali a lignite rispetto al sistema di scambio di quote di emissioni.

 

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Secondo quanto negoziato tra il governo e gli operatori delle centrali elettriche a carbone, la Germania consentirà a questi ultimi di conservare i loro certificati di emissioni di carbonio esistenti anche dopo che le unità saranno state chiuse. Secondo Reuters, e per controbilanciare, i piani del governo sono quelli di ridurre di un importo equivalente il numero di nuovi certificati emessi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni, nato per garantire che chi emette gas serra paghi per l’impatto ambientale delle sue attività.

 

Questo compromesso significa che il governo guadagnerà meno dal sistema di scambio di quote di emissioni di CO2, ma gli operatori dell’attuale settore del carbone potranno utilizzare i loro certificati per altre attività senza doverli acquistare di nuovo.

 

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Secondo i piani della nuova regolamentazione tedesca sui cambiamenti climatici, tutte le centrali a carbone devono essere chiuse entro il 2038. Per la stesura della legge, sono state seguite le indicazioni della Commissione Wachstum, Strukturwandel und Beschäftigung (Crescita, cambiamento strutturale e occupazione), incaricata nel 2018 dal governo di redigere il non semplice percorso di decarbonizzazione del paese, anche in riferimento al delicato tema del sistema di scambio di quote di emissioni. È stata la stessa Commissione a ipotizzare il 2038 come data di abbandono del combustibile, mettendo però le mani avanti: il programma nazionale sarà affiancato da continue valutazioni per verificare che l’arresto della produzione termoelettrica da lignite e antracite non danneggi posti di lavoro, sicurezza energetica e bollette.