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G20 clima: la bozza d’accordo è quella di un G19 più uno

Il draft text del vertice sottolinea l’isolamento USA sulla questione dei cambiamenti climatici ma tende la mano a Trump sul fronte dell’innovazione energetica

g20 clima

 

(Rinnovabili.it) – Nuove indiscrezioni circolano sulla bozza di accordo per il G20 clima, il capitolo sui cambiamenti climatici del G20 tedesco. La questione ambientale, uno temi dell’ormai prossimo vertice di Amburgo (7-8 luglio) ha già il suo draft text, un documento, come anticipato nei giorni passati da Climate Home,  svuotato di qualsiasi vera ambizione. Non una vera novità per un evento che ormai da anni tradisce le aspettative del mondo ambientale e sociale.

D’altra parte con gli Usa pronti a fare i capricci per qualsiasi impegno vincolante inerente i cambiamenti climatici, per i grandi della Terra il primo obiettivo da portare a casa è quello della “non negoziabilità” dell’Accordo di Parigi. Ecco perché il testo conclusivo, nella sua attuale forma, sembra quello di un G19 più 1, rimarcando a chiare lettere isolamento degli Stati Uniti e la volontà dei restanti di sigillare il Paris Agreement.

 

A tentare di ridare una forma compatta al G20 clima è un apertura, sottile, sul fronte tecnologico. Il draft text visionato in anteprima dalla Reuters riporta un accordo di collaborazione fra le venti economie sul fronte della riduzione delle emissioni attraverso l’innovazione. “Prendiamo atto della decisione degli Stati Uniti d’America di recedere dall’accordo di Parigi”, si legge nel testo al capitolo sul clima. “Gli Stati Uniti affermano il loro forte impegno per un approccio globale che abbassi le emissioni pur sostenendo la crescita economica e il miglioramento delle esigenze di sicurezza energetica”.

Si teme che dal documento sia eliminato anche ogni riferimento all’approccio globale alla questione climate change, lasciando un passaggio più blando che oggi promette “Continueremo a ridurre le emissioni di gas serra attraverso l’innovazione e l’efficienza energetica”.

 

Cosa significa? Che, come anticipato da Climate Home, le nazioni saranno d’accordo a promuovere soluzioni come l’energia nucleare e i “combustibili fossili puliti”, vale a dire il gas e il carbone con cattura e stoccaggio della CO2.

Il governo tedesco, ospite del vertice, non conferma né smentisce le anticipazioni. Ovviamente le conclusioni restano soggette a modifiche, dal momento che i leader devono ancora incontrarsi. Ma un testo che riconosca l’isolamento statunitense nella sua opposizione all’Accordo di Parigi, garantendo al contempo l’impegno di tutti i membri del G20 nell’innovazione, sembra ora l’unica via possibile per ottenere un conclusione unanimemente condivisa.

 

>>Leggi anche: Trump fuori da Parigi: cosa succede adesso?<<

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.