Preoccupano i livelli di cesio radioattivo registrati nelle foreste limitrofe Fukushima, lo ha rivelato un rapporto della prefettura di Miyagi
A riferirlo stamane il quotidiano nipponico Nikkei che ha riportato i preoccupanti dati raccolti dalla prefettura di Miyagi. A seguito di una ricerca è stata dimostrata la capacità del’isotopo radioattivo di rimanere accumulato nel suolo anche a causa della decomposizione delle foglie che cadendo dagli alberi marciscono sul suolo avvelenando nuovamente il terreno. Per questo le foreste appaiono come le porzioni di territorio maggiormente inquinate dalle emissioni radioattive e la fitta presenza di bosco nella prefettura di Fukushima e nelle aree limitrofe rende davvero complesse le operazioni di decontaminazione.
Secondo le misurazioni effettuate i boschi presenti a 60 e 120 miglia di distanza dalla centrale nucleare hanno accumulato rispettivamente un livello medio di 26 mila becquerel per chilogrammo nel giugno 2012, livello che un anno dopo si è alzato fino a 42 miliardi di becquerel con un aumento dei contaminanti a 10 cm di profondità nel terreno cresciuta da 721 a oltre tremila becquerel.