Ambiente e rifiuti tra le maggiore preoccupazioni degli italiani, lo spiega lo studio "Gli italiani ed il riciclo dei rifiuti" presentato al Forum Rifiuti
Nonostante sia la mancanza di posti di lavoro la principale preoccupazione del popolo italiano in seconda posizione il nostro cruccio pare proprio sia l’ambiente (56%). Ma cosa lo minaccia? Da quanto si evince nell’indagine Gli italiani ed il riciclo dei rifiuti, condotta dall’istituto Lorien Consulting per Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e Legambiente, per il 72% della popolazione intervistata (800 individui) sarebbero i rifiuti la minaccia più temuta anche se è ben il 78% della popolazione a ritenersi bene informato in fatto di raccolta differenziata.
Ma se ci troviamo di fronte a rifiuti che non siano i comuni RSU? E se dobbiamo parlare di riciclo? In questo caso il 39% degli intervistati ha affermato di sapere bene cosa sono i rifiuti pericolosi e il 95% si è dichiarato pronto ad intraprendere un percorso virtuoso per ottimizzare la raccolta differenziata. Ad oggi i dati pubblicati rivelano che già l’85% della popolazione differenzia vetro, carta e plastica il 79% le pile e le batterie. Il 78% l’umido mentre il 66% conosce chi contattare in caso di rifiuti ritenuti pericolosi.
Presentato oggi in occasione del Forum Rifiuti, il sondaggio descrive chiaramente il rapporto degli italiani con l’ambiente e i rifiuti.
“I risultati più alti ottenuti nel sondaggio dal tema rifiuti – ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – dimostrano che questo è il tema più ‘frequentato’ dai cittadini, ovvero che ormai in Italia la maggioranza della popolazione si misura o con le buone pratiche di governo ed una raccolta differenziata funzionante o con situazioni emergenziali. In un caso come nell’altro i cittadini sono consapevoli e sanno anche qual è la soluzione possibile. E’ importante quanto emerge dalla ricerca, ovvero che i cittadini sono in gran parte ben disposti e informati sul tema. Quello che invece continua a mancare sono le politiche nazionali in grado di mettere tutto ciò a sistema e rendere organiche ed efficaci le pratiche virtuose già esistenti in tema di gestione dei rifiuti” .
Insieme a disoccupazione e rifiuti a preoccupare il 40% degli italiani intervistati sarebbe lo spreco delle risorse mentre l’approvvigionamento energetico riguarda il 26% del campione.
Per migliorare le cose, hanno evidenziato gli intervistati, sarebbe bene iniziare col modificare il comportamento individuale dei cittadini, fondamentale per il 69% del campione, quindi le istituzioni locali (47%), il Governo nazionale (41%), le associazioni ambientaliste (29%).