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Fiji: un green bond da 50 mln per combattere il cambiamento climatico

Lo Stato insulare è il primo Paese in via di sviluppo ad emettere un'obbligazione verde sovrana. I titoli finanzieranno progetti di resilienza climatica

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Il primo ministro delle Fiji

 

Le Fiji rinnovano la strategia di resilienza 

(Rinnovabili.it) – “Nella nostra regione la verità è questa: se non riusciremo ad ottenere un’intesa fra le nazioni industrializzate per continuare a ridurre le emissioni di carbonio e abbassare la temperatura globale, le conseguenze saranno catastrofiche”. Così parlava al suo Parlamento il primo ministro delle Fiji, Frank Bainimarama, all’inizio del 2017. La nazione, a cui è stata assegnata la presidenza della 23esima COP dell’Unfccc, è ormai da tempo in prima linea nella lotta climatica.

Sono stati il primo Paese a ratificare l’Accordo di Parigi e, insieme alle altre piccole nazioni insulari, conducono quotidianamente una lotta contro gli effetti del riscaldamento globale. Effetti che sono arrivati qui con maggior intensità rispetto al nord del mondo, nonostante l’arcipelago, con le sue 300 isole, sia responsabile di appena lo 0,04 per cento delle emissioni globali di gas serra. Basta ricordare il 2016, quando il ciclone tropicale Winston travolse le Fiji, causando perdite economiche che ammontavano a quasi un terzo del PIL del paese.

Non solo. Con l’aumento delle temperature e dei livelli del mare, la nazione è destina a scomparire dal mappamondo: quasi il 20 per cento dei 10 milioni di persone della regione potrebbe essere sfollato a causa del cambiamento climatico entro il 2050.

 

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Ma le Fiji non hanno perso la speranza e oggi cercano di stimolare una azione climatica globale. Lo fanno, prima ancora di arrivare sul palco della COP 23, con il rilascio di un green bond (obbligazione verde) da 50 milioni di dollari. Il paese diverrebbe così il primo mercato emergente a emettere un’obbligazione di Stato “sostenibile”. I titoli finanzieranno progetti di adattamento e resilienza climatica e una serie di iniziative a sostegno dell’impegno nazionale per raggiungere il 100% di energie rinnovabili e ridurre le emissioni di CO2 nel settore energetico del 30% entro il 2030.

 

“I popoli fijiani,  – ha dichiarato Bainimarama – insieme a ogni isola del Pacifico, vivono in prima linea il cambiamento climatico. L’aumento dei mari, i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi, minacciano il nostro sviluppo, la nostra sicurezza e il nostro modo di vita. [Per questo] ho fatto dell’accesso alla finanza climatica il pilastro della nostra presidenza alla prossima COP23 e siamo orgogliosi di dare un esempio alle altre nazioni vulnerabili emettendo questo green bond che aumenterà la nostra resilienza”.

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