Rinnovabili • Rinnovabili •

Eventi estremi in Italia: cronaca di un’emergenza annunciata

Secondo la ricerca realizzata da Legambiente e Gruppo Unipol, soltanto nel 2018 sono stati 148 gli eventi estremi che si sono verificati in Italia e che hanno provocato 32 vittime e danni sul territorio italiano

eventi-estremi-legambiente-unipol

 

Eventi estremi tenuti d’occhio anche dalle compagnie assicurative, come Unipol, per le quali è fondamentale monitorarli

 

(Rinnovabili.it) – Il verificarsi di eventi estremi lungo tutta la penisola è in costante peggioramento, con un susseguirsi di record che rendono non più rinviabili gli interventi sul fronte dell’adattamento a un clima che cambia e non in meglio. Secondo quanto rilevato dalla ricerca 2018 – Cronaca di un’emergenza annunciata, realizzata da Legambiente in collaborazione con il Gruppo Unipol, dal 2010 a oggi sono stati 437 i fenomeni meteorologici registrati che hanno provocato danni sul territorio italiano, tra nubifragi, siccità, ondate di calore, colate di acqua e fango, trombe d’aria e fenomeni meteorologici sempre più intensi. Danni che ovviamente hanno avuto le loro conseguenze anche sulla salute dei cittadini. Soltanto nel 2018 sono stati 148 gli eventi estremi che si sono verificati in Italia e che hanno provocato 32 vittime, con 66 casi di allagamenti da piogge intense, 41 casi di danni da trombe d’aria, 23 casi di danni alle infrastrutture e 20 esondazioni fluviali.

 

>>Leggi anche Eventi estremi: in Australia il climate change fa danni<<

 

La ricerca, oltre a rilevare trend e statistiche dei danni provocati dagli eventi meteorologici estremi, riporta anche le buone pratiche e le strategie messe in atto per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, non solo in Italia, ma anche all’estero. Tra gli esempi riportati, ci sono Torino per la resilienza delle reti idriche e la corretta gestione dell’acqua, Milano con i progetti per la riapertura dei navigli e di piazza Gae Aulenti, Isola Vicentina (VI) per la gestione delle acque, e Bomporto per il piano di adattamento dell’area industriale. Per l’estero, invece, è menzionato il diverso approccio per la difesa dalle inondazioni di Boston; l’aumentata resilienza della ferrovia alle inondazioni a Exeter a Taunton, nel Sud Ovest dell’Inghilterra, Los Angeles con le sue strade dipinte di bianco contro le isole di calore, e le scuole di Parigi trasformate in oasi contro il calore.

 

La nostra ricerca rende evidente la diffusione e la dimensione degli impatti dei fenomeni meteorologici estremi nel territorio italiano – ha commentato il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchiniresi ancor più drammatici dal dissesto idrogeologico, da scelte urbanistiche sbagliate e dall’abusivismo edilizio”. Per questo, secondo Zanchini, l’Italia dovrebbe approvare un piano di adattamento al clima per ridurre il rischio sul territorio, come fatto da altri Paesi europei. Come spiegato invece da Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol, cambiamento climatico, evoluzione demografica e polarizzazione sono i fenomeni più dirompenti per le assicurazioni di oggi e, ancor più, per il loro ruolo futuro nella società. “In questi quattro anni – ha detto la Parmigiani – i fenomeni catastrofali collegati al cambiamento del clima sono cresciuti significativamente e crediamo che sia fondamentale un accurato monitoraggio per capire la tendenza, ma allo stesso tempo che ciò non sia sufficiente a promuovere un paese più resiliente se accompagnato da opportune azioni di consapevolizzazione ed advocacy. Questa è la ragione per cui ci troviamo, ancora una volta, al fianco di Legambiente supportando questo studio”.

 

CONSULTA LA RICERCA LEGAMBIENTE-UNIPOL