In Europa, dal 1980 a oggi, inondazioni e bombe d'acqua sono raddoppiate. A livello globale le catastrofi naturali legate ai cambiamenti climatici sono cresciute di dieci volte
(Rinnovabili.it) – Gli scienziati del clima lanciano da tempo l’allarme sugli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui l’aumento degli eventi climatici estremi come inondazioni e tifoni. Lo fanno raccogliendo una mole di dati di diversa provenienza, da ogni parte del globo, per poi inserirli in modelli predittivi e cercare di capire le tendenze più probabili per il futuro. Ogni tanto, però, è bene fermarsi e rivolgere lo sguardo indietro per fare il punto della situazione e osservare le tendenze già consolidate.
Mentre la scienza del clima ha i suoi criteri per valutare l’intensità e gli effetti dei disastri naturali, nulla vieta di adottare una prospettiva diversa, certo meno “ortodossa” ma comunque molto significativa: ad esempio quella delle grandi assicurazioni e delle loro valutazioni dei danni. Così, una buona cartina tornasole dello stato di salute della Terra la si può leggere tra le pagine di una ricerca, appena pubblicata, della più grande compagnia di assicurazioni al mondo, la Munich Re.
Ad ogni modo, il trend è ancora più evidente se si allarga lo sguardo a livello globale: l’anno scorso sono avvenute 384 gravi inondazioni rispetto alle 58 di 37 anni fa, dieci volte tanto. Ancora più in generale, guardando il tasso di eventi climatici estremi nel loro complesso, si registra una tendenza in forte aumento: nel 2016 le catastrofi naturali sono state 750 contro una media dell’ultimo decennio ferma a 590 (e quella degli ultimi 30 anni ancora più bassa, a 470 disastri l’anno).
Munich Re avverte che questi trend non sono però lineari: seguono un andamento significativamente determinato dalle emissioni antropiche di gas serra. “Sfortunatamente tutto ciò è in linea con i cambiamenti climatici – spiegano dall’assicurazione – E’ incredibile quanto questi sviluppi aderiscano ai risultati dei modelli climatici”.