Dopo l'allerta lanciata da USA e UE su carichi di legname privi di licenza da parte delle autorità brasiliane, il presidente dell'IBAMA, Eduardo Bim, annulla l'obbligo di autorizzazione all'esportazione.
Il presidente di IBAMA (Agenzia federale dell’ambiente) pone fine alle autorizzazioni sull’esportazione del legno.
(Rinnovabili.it) – Nel corso dell’ultimo anno il Brasile avrebbe esportato migliaia di carichi di legno da un porto dell’Amazzonia senza alcuna autorizzazione ufficiale da parte dell’Agenzia federale dell’ambiente (IBAMA). Ma ciò che appare ancora più grave è che, dopo che i funzionari doganali in Europa e negli Stati Uniti hanno avvisato le autorità brasiliane competenti di quanto stesse accadendo, il presidente dell’IBAMA, Eduardo Bim, ha deciso di porre fine alla necessità che l’IBAMA autorizzi l’esportazione del legno proveniente dalle foreste del paese.
Secondo le fonti interne all’IBAMA intervistate da Reuters, i cambiamenti predisposti da Bim indeboliscono ulteriormente la capacità del Brasile di controllare l’esportazione del legno commerciato illegalmente. Ufficialmente, però, l’Agenzia brasiliana avrebbe risposto di essere ancora nella possibilità di effettuare “ispezioni a campione”, potendosi servire delle autorizzazioni all’esportazione fornite dal Federal Revenue Service (sotto il controllo del Ministero delle Finanze).
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Le mancate autorizzazioni avrebbero interessato dei cargo di legname proveniente da Parà, che nel corso del 2019 ha registrato il 40% di tutta l’attività illegale di deforestazione nell’Amazzonia brasiliana secondo i dati del governo, con circa 3.862 km2 di foresta andata perduta. Nello specifico, dopo che le autorità statunitensi ed europee hanno contattato il Brasile per chiedere informazioni su 5 spedizioni per le quali mancavano le autorizzazioni, il dirigente locale di IBAMA a Parà avrebbe concesso retroattivamente le licenze.
Il problema, tuttavia, sembra essere molto più diffuso e sembra non riguardare solo queste 5 spedizioni. Nello stato di Pará, infatti, oltre la metà delle circa 3.000 spedizioni registrate ufficialmente nell’ultimo anno, contenenti una stima di 54.000 m3 di legno, ha lasciato il porto senza l’autorizzazione IBAMA. Alcune società di esportazione del legno avevano sì richiesto le autorizzazioni per quelle spedizioni, ma i carichi sono salpati prima che l’Agenzia avesse il tempo di rispondere. Oltre a ciò, molte spedizioni sono partire senza chiedere a monte l’approvazione, ma il loro numero esatto è sconosciuto. Le spedizioni avrebbero raggiunto le coste degli Stati Uniti, dei Paesi Bassi, della Francia, della Germania e del Belgio.
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Secondo le fonti di IBAMA, il nuovo cambio di regole imposto da Bim “indebolisce la capacità degli stati di sapere se il legno che stanno acquistando è davvero di origine legale o meno”. Così facendo, Bim ha annullato un parere tecnico dato da cinque analisti IBAMA che hanno sostenuto che le autorizzazioni all’esportazione dovrebbero rimanere in vigore. Secondo il presidente, quindi, i sistemi esistenti in Brasile che richiedono la registrazione del legno per il trasporto, la lavorazione, il commercio, i consumi e lo stoccaggio non rendono necessaria un’autorizzazione all’esportazione del legno da parte del Ministero dell’Ambiente.