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È matematico: il global warming è colpa nostra

Tre Università britanniche hanno elaborato una equazione teorica che lega emissioni da attività antropiche e global warming

è matematico il global warming è colpa nostra

 

(Rinnovabili.it) – I ricercatori hanno identificato per la prima volta, utilizzando il metodo scientifico, la correlazione tra il global warming e la quantità di anidride carbonica emessa in atmosfera. Un team di esperti delle Università di Southampton, Bristol e Liverpool ha elaborato la prima equazione teorica in grado di dimostrare che il riscaldamento globale è il risultato dell’accumulo di carbonio dalla fine del 1800, cioè da quando le attività antropiche hanno cominciato a produrne in quantità.

I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Geoscience, concordano con i dati precedenti emersi dai modelli climatici. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque, ma almeno adesso i negazionisti avranno un’arma in meno.

 

È provato che bruciare combustibili fossili aumenta i livelli di CO2 nell’atmosfera, i quali portano al riscaldamento globale e all’effetto serra, in parte compensato dagli oceani (che assorbono calore e carbonio).  I risultati mostrano che ogni mille miliardi di tonnellate di carbonio emesse la temperatura globale aumenta di un grado centigrado. Indicano anche che il carbonio accumulatosi nel corso degli ultimi 200 anni rimarrà in circolazione per secoli, o addirittura millenni, anche se le emissioni verranno (cosa altamente improbabile) azzerate.

Phil Goodwin, professore di Oceanografia e Scienze della Terra all’Università di Southampton , ha detto che «la nostra analisi mette in evidenza la natura quasi irreversibile del global warming. Una volta di carbonio è stato emesso in atmosfera, l’effetto di riscaldamento durerà molti secoli, anche dopo che la maggior parte sarà stata assorbita dall’oceano. Non possiamo più aspettare per ridurre le emissioni, nella speranza che il clima torni da solo alla normalità, perché non accadrà».

 

Il professor Ric Williams, cattedra in Scienze Oceaniche alla Scuola di Scienze Ambientali dell’Università di Liverpool, ha aggiunto: «Data la complessità del sistema climatico, è stata una sorpresa scoprire come sia semplice la relazione tra il riscaldamento globale e la quantità di carbonio che emettiamo.

 

Tra le soluzioni degli esperti, che sostengono sia necessario muoversi su più fronti per ridurre la CO2, c’è anche il sequestro del carbonio. Lo ha richiesto anche l’UNECE di recente, così come l’IPCC non ha escluso queste tecniche dalle soluzioni al riscaldamento globale. Una strategia linguistica comune sembra guidare il mondo della scienza, che suggerisce soluzioni gradite alle compagnie fossili invece di escludere soluzioni costruite su misura per il mantenimento dello status quo.