La EIA ha evidenziato emissioni in crescita per gli Usa, che si impegnano a portare avanti nuovi progetti a base di rinnovabili per abbassare l'impatto
(Rinnovabili.it) – Aumentano le emissioni inquinanti attribuite agli Stati Uniti e il mondo si mette in allarme per un 3% che potrebbe peggiorare radicalmente la situazione globale.
A determinare il peggioramento delle condizioni statunitensi l’elevato consumo di petrolio, carbone e gas naturale e il conseguente rilascio di sostanze pericolose.
Ad affrontare la situazione il Presidente Obama che già durante la Conferenza Onu di New York ha affermato l’intensificazione delle azioni volte a rallentare il cambiamento climatico. I dati sull’inquinamento rilasciati dalla Energy Information Administration (EIA) statunitense dimostrano che il rilascio di CO2 prodotta dai combustibili fossili per la prima metà del 2014 hanno raggiunto il 2,74 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013 e quasi il 6 per cento superiore rispetto ai primi sei mesi del 2012. Le emissioni collegate al settore energetico corrisponde a circa il 98% delle emissioni totali di anidride carbonica degli Stati Uniti, percentuale che è diminuita tra il 2010 e il 2012 grazie alla sostituzione dell’utilizzo di parte del carbone con il gas naturale.
Il settore residenziale ha rappresentato il maggiore aumento percentuale delle emissioni di CO2, in crescita di quasi il 17 per cento nella prima metà del 2014 rispetto allo stesso periodo nel 2012, seguito dal settore commerciale con un aumento del 10 per cento.
Per risolvere la situazione la Casa Bianca sta dimostrando il proprio impegno anche con l’annuncio di una serie di investimenti per incrementare la presenza di impianti fotovoltaici per aumentare la produzione di energia e abbassare il rilascio di inquinanti.
Ken Bossong, direttore esecutivo della Campagna SUN DAY, ha dichiarato: “La crescita in USA delle emissioni di CO2 è un chiaro campanello d’allarme che molto di più deve essere fatto per accelerare la crescita delle fonti energetiche rinnovabili e per il miglioramento dell’efficienza energetica, se la nazione vuole affrontare con successo i cambiamenti climatici. “