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Emissioni di gas serra, Parlamento EU rilancia: target da 40% a 55%

Nella risoluzione votata oggi si chiede all’Europa di riconsiderare l’impegno di riduzione delle emissioni di gas serra, attualmente fissato al 40%, e portarlo almeno al 55%; adesso spetta alla Commissione elaborare una strategia climatica credibile

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Deputati concordi su una strategia di riduzione delle emissioni di gas serra allo zero netto entro il 2050

 

(Rinnovabili.it) – La commissione ambiente del Parlamento Europeo ha votato a favore di un aumento dell’impegno europeo 2030 nella riduzione di emissioni di gas serra rispetto a quanto stabilito dal Pacchetto Energia pulita per tutti. Nella risoluzione votata oggi, infatti, si chiede all’Europa di riconsiderare il taglio delle emissioni di gas serra, attualmente fissato al 40%, e portarlo almeno al 55%. Il testo, che sarà esaminato nell’ambito di una seduta plenaria del Parlamento a fine mese, esorta l’UE a utilizzare il Talanoa Dialogue dell’ONU per rivedere il proprio National Determined Contribution (NDC) al 2020, in quanto quello attuale non è in linea con gli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi. Il report IPCC pubblicato all’inizio di questa settimana, infatti, è stato di fatto una cruda conferma dell’insufficienza degli sforzi a livello globale persino per soddisfare l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura a 2 °C e, per l’eurodeputato verde Bas Eickhout, uno dei coautori della risoluzione, il rapporto è arrivato al momento giusto per fornire un sostanzioso sostegno scientifico, anche per ciò che il suo gruppo politico sostiene da tempo.

 

Le ambizioni climatiche dell’UE, invece, sono state meno evidenti nelle conclusioni adottate dai ministri dell’ambiente europei lo scorso martedì 9 ottobre. Sebbene il Consiglio abbia convenuto che “collettivamente, i NDC presentati dalle parti e le traiettorie di riduzione delle emissioni di gas serra siano molto inferiori rispetto a quanto necessario per raggiungere gli obiettivi di lungo termine stabiliti a Parigi”, le conclusioni non hanno fatto alcuna menzione specifica sull’aumento degli attuali tagli del 40%; i ministri hanno solo convenuto sul fatto che l’UE dovrebbe aggiornare i suoi NDC per il 2020.

 

A questo punto la palla passa alla Commissione. Parlamento e Consiglio europei si aspettano che presto venga elaborata una strategia climatica di lungo termine; i deputati hanno concordato sul fatto che la strategia dovrebbe includere un’opzione di riduzione delle emissioni di gas serra allo zero netto entro il 2050. Eickhout ha invitato l’esecutivo UE a presentare una “strategia credibile”. Le conclusioni del Consiglio di martedì hanno anche esortato la Commissione a fornire uno scenario conforme all’aumento della temperatura globale di 1,5 °C.