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Emissioni di gas serra: UE pronta per Katowice

Strasburgo approva una risoluzione non vincolante che chiede all'UE una posizione più dura nei prossimi colloqui sul clima di Katowice e raccomanda una quota di riduzione dei gas serra a livello nazionale di almeno il 55% entro il 2030

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Il legislatore verde Bas Eickhout.

 

La risoluzione sulle emissioni di gas serra stabilisce la posizione del Parlamento nei confronti di Katowice

 

(Rinnovabili.it) – I legislatori dell’Unione Europea hanno votato una risoluzione in cui chiedono ai paesi UE e alla Commissione Europea di rafforzare la loro posizione sulla riduzione delle emissioni di gas serra e di impostare un obiettivo nazionale di almeno il -55% entro il 2030 in vista dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite a Katowice, a dicembre. La posizione dell’Europarlamento, più dura rispetto a quanto precedentemente stabilito, si allinea con quanto raccomandato dagli esperti sul clima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite nel loro ultimo report di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius, e ufficializza quanto chiesto dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo all’incirca un paio di settimane fa.

 

A questo punto l’UE sembra essere pronta per Katowice. Per il legislatore verde Bas Eickhout, tra i promotori della risoluzione, si tratta di un segnale molto importante perché stabilisce la posizione del Parlamento europeo nei confronti dei colloqui sul clima che ci saranno tra non molto in Polonia. Del resto, lo stesso IPCC ha avvertito il mondo che avrebbe dovuto apportare cambiamenti “senza precedenti” per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, e si è detto convinto che raggiungere questo obiettivo, piuttosto che l’obiettivo di due gradi concordato durante i colloqui sul clima a Parigi nel 2015, avrebbe “evidenti benefici per le persone e gli ecosistemi naturali”.

 

La risoluzione è stata approvata due giorni dopo che l’auditor dell’UE aveva riferito che i programmi di finanziamento per lo sviluppo della cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) avevano fallito. Il carbon capture and storage intrappola, trasporta e seppellisce l’anidride carbonica sotterranea, il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale. L’UE ha lanciato due programmi CCS nel 2009, ma solo uno è stato completato, nonostante 424 milioni di euro di sovvenzioni. Adesso rivedere il proprio National Determined Contribution (NDC) e aumentare la quota di riduzione delle emissioni di gas serra richiede l’approvazione di tutti e 28 i paesi membri dell’Unione Europea.