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Emissioni auto: nuove regole ma i produttori stanno già imbrogliando

La Commissione europea ha le prove di nuove manipolazioni da parte delle case automobilistiche, che potrebbero ancora una volta annacquare gli sforzi di riduzione della CO2

emissioni auto

 

Il Centro comune di ricerca ha scoperto nuovi trucchi per falsificare i dati sulle emission auto

(Rinnovabili.it) – Lo scandalo emissioni auto è ancora fresco nell’automotive europea, eppure non sembrerebbe esserci nessuna lezione imparata. Secondo quanto riporta in esclusiva il Finacial Times, la Commissione europea ha rinvenuto le prove di nuove manipolazioni da parte delle case automobilistiche, che potrebbero ancora una volta annacquare gli sforzi di riduzione della CO2.

Il caso era scoppiato nel 2015 con la scoperta dei software illegali montati sulle auto Volkswagen, scandalo ribattezzato a livello mediatico con il nome di Dieselgate. Ma nel giro di poco tempo, la pesante attenzione sul comparto aveva portato alla luce tutte quelle pratiche, perfettamente lecite, impiegate duranti i test dai produttori auto per dichiarare emissioni e consumi inferiori a quelli reali: si poteva, ad esempio,utilizzare pneumatici a bassa resistenza o effettuare le prove a velocità ridotte. Quasi tutta l’industria era abituata a “imbrogliare a norma di legge”.

 

L’Unione Europea, pur con una certa calma, è corsa ai ripari approvando nuove metodologie di test, la cosiddetta procedura WLTP: regole più stringenti e prove su strada per ottenere i dati reali.

A faccenda si complica però con i nuovi standard emissivi voluti da Bruxelles. Lo scorso novembre esecutivo UE ha fissato i tagli che l’industria auto dovrà operare sulla media delle emissioni dei suoi veicoli: meno il 15% dei valori attuali entro il 2025 e il 30% al 2030. Quindi non un valore univoco, come aveva fatto in passato indicando la quantità massima di CO2 emettibile per km, ma solo una percentuale di riduzione.

 

Fatta la legge, trovato l’inganno, recita il proverbio. Il Centro Comune di Ricerca JRC ha le prove che alcuni produttori stiano creando un “aumento artificiale” dei valori delle emissioni, configurando i loro veicoli di prova in modo tale che la procedura di test dia oggi risultati gonfiati. Ottenendo emissioni più elevate nel nuovo protocollo tutti gli obiettivi successivi saranno più facili da raggiungere. “Manipolando il WLTP, stanno imbrogliando sugli obiettivi 2025/2030 ancor prima che siano stati concordati“, ha dichiarato William Todts il direttore esecutivo di Transport and Environment. Il CCR non fa nomi ma spiega che i dati di test di due auto hanno rilevato una distorsione intenzionale.