Modificare la legge sull'elettromagnetismo potrebbe influire negativamente sulla salute della popolazione. Pur riconoscendo l'importanza del progresso le associazioni preoccupate lanciano l'allarme
Ma ciò preoccupa l’Ispra, che ha dichiarato “Questo comporterà un aumento sensibile dei livelli di elettrosmog nelle nostre città, oltre a una maggiore incidenza di cancro nella popolazione”, una preoccupazione che viene sottolineata anche dall’associazione ambientalista Legambiente che, pur rendendosi della necessità dell’ampliamento delle reti di comunicazione, teme per la salute della popolazione. “Anche se il potenziamento delle reti di telecomunicazioni mobili del Paese e in particolare dei servizi multimediali a banda ultra larga è giusto, non può passare attraverso una semplificazione della normativa che tutela la popolazione dall’esposizione dei campi elettromagnetici. La salute delle persone è sempre prioritaria e visto che autorevoli studi confermano i rischi legati all’esposizione alle radiofrequenze, i provvedimenti in questa materia devono essere presi con assoluta cautela. […] Ci attiveremo perché vengano mantenute le attuali metodologie di misurazione dell’elettrosmog, che rendono l’Italia uno dei paesi europei più tutelati dall’inquinamento elettromagnetico e a maggior ragione perché questa modifica non è necessaria a sviluppare le cosiddette tecnologie di quarta generazione”.