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Ecocidio e crimini contro l’umanità: Monsanto alla sbarra nel 2016

È nata una nuova Corte all’Aia, il Tribunale Monsanto. Fondato da giuristi internazionali e ambientalisti vuole condannare le corporations più rapaci

Monsanto tribunale

 

(Rinnovabili.it) – Crimini contro la natura, l’umanità ed ecocidio. Queste le accuse di cui Monsanto dovrà rispondere il prossimo 16 ottobre, giornata mondiale dell’alimentazione, davanti alla nuova e omonima Corte penale dell’Aia. L’ha fondata un collettivo internazionale di giuristi e gruppi ambientalisti. Per presentare la nascita di questo tribunale, i suoi creatori hanno tenuto una conferenza stampa in seno alla COP 21.

L’International Monsanto Tribunal si baserà sui Principi guida su imprese e diritti umani adottati dalle Nazioni Unite nel 2011. Valuterà anche la potenziale responsabilità penale sulla base dello Statuto di Roma, atto che ha dato origine alla Corte penale internazionale dell’Aia nel 2002. Infine, valuterà se una riforma del diritto penale internazionale potrebbe garantire l’inclusione dei crimini contro l’ambiente o l’ecocidio come reati perseguibili, in modo che le persone fisiche possano incorrere in una responsabilità penale.

 

«Monsanto ha promosso gli OGM allo scopo di raccogliere royalties dai contadini poveri, intrappolandoli in un debito impagabile e spingendoli al suicidio – ha detto Vandana Shiva, celebre attivista per i diritti umani e l’ambiente e membro del comitato permanente del tribunale – Monsanto promuove un modello agro-industriale che contribuisce per almeno un terzo alle emissioni globali di gas serra di origine antropica. È anche in gran parte responsabile per l’esaurimento del suolo e delle risorse idriche, l’estinzione delle specie e la diminuzione della biodiversità, e la migrazione di milioni di piccoli agricoltori in tutto il mondo».

La creazione di un cosiddetto citizens tribunal può essere un passo importante per esporre all’opinione pubblica le reali condizioni in cui vengono approvati pesticidi e sementi di Monsanto e altre multinazionali. La potente attività di lobbying dei colossi biotech, infatti, spesso ha convinto governi e agenzie di regolamentazione a dare il via libera a prodotti controversi. Senza contare che, ha spiegato il presidente della Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, Andre Le Peu, Monsanto ha «finanziato studi scientifici fraudolenti, fatto pressioni scienziati indipendenti e manipolato la stampa e i media».

 

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I membri del comitato permanente invitano tutti i testimoni interessati a venire a deporre contro Monsanto. La speranza è che da questo processo possa servire di lezione a tutte le multinazionali che continuano a mettere il profitto davanti ai diritti umani e del pianeta. Monsanto è la società più detestata al mondo per la sua enorme influenza sulla vita delle persone, contestata da ogni parte per le sostanze chimiche vendute e il mercato degli OGM che alimentano. Sotto accusa in diverse corti americane dopo che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha definito il suo glifosato «probabilmente cancerogeno», in Europa continuerà a fare affari grazie all’approvazione dell’Agenzia per la sicurezza alimentare.