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Eco-pneumatici, quando l’impegno ambientale comincia dal ‘basso’

Analisi del ciclo di vita, valutazione dell’impronta di carbonio del bio-silice e integrazione dell’energia solare nel processo produttivo. Questi i tre progetti presentati in Brasile

(Rinnovabili.it) – Analizzare e ridurre l’impronta ambientale derivante dalle attività di produzione dei pneumatici nella fabbrica di Campinas. Con questo obiettivo il gruppo Pirelli è sbarcato ieri in Brasile per prender parte Conferenza Internazionale di Rio+20 e presentare alcuni progetti da realizzare in situ. L’iniziativa nasce nell’ambito degli impegni assunti della società nel corso del Sustanaibility Day tenutosi presso l’headquarter di Milano, lo scorso 23 gennaio, e porta con sé la collaborazione del Ministero dell’Ambiente italiano e dello stato brasiliano di San Paolo.

Forte del premio della FIESP (Federazione degli Industriali dello Stato di San Paolo) per il progetto di riutilizzo totale delle acque impegnate nel processo produttivo, lo stabilimento brasiliano di Pirelli è pronto ad avviare una nuova fase si sostenibilità. Attraverso metodologie di calcolo riconosciute a livello internazionale, verrà calcolata l’impronta di carbonio relativa all’intero ciclo di vita di un pneumatico, individuando gli interventi economicamente più sostenibili ed efficienti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra ad esso connesse.

La valutazione interesserà anche la bio-silice ricavata dalla lolla di riso e impiegata come materia prima essenziale della mescola dei pneumatici, in sostituzione della silice prodotta attraverso metodi convenzionali, oggi ambientalmente più impattanti. Un ulteriore progetto presentato oggi prevede l’analisi tecnica ed economica per l’integrazione della tecnologia solare termica in alcune fasi del processo di produzione dei pneumatici, in sostituzione di fonti energetiche fossili.