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Il dieselgate dilaga in Europa: 8 milioni di Volkswagen truccate

Volkswagen ha venduto in Ue 8 milioni di auto diesel con cilindrata 1.2, 1.6 e 2.0, che montano motori del tipo EA 189, munite del software illegale.

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(Rinnovabili.it) – Lo scandalo diselgate, che ha travolto Volkswagen negli Stati Uniti, dilaga anche in Europa. Secondo una lettera inviata dall’azienda al governo tedesco vista da Reuters e pubblicata dal quotidiano Handelsblatt, sarebbero 8 milioni le auto della casa teutonica munite del software capace di manipolare i test delle emissioni.

La lettera, datata 2 ottobre, porta le firme di Michael Jansen, rappresentante VW a Berlino e di Tomas Steg, ex portavoce del governo di Angela Merkel e attuale capo lobbista di Volkswagen. Dice che ad essere interessati sono i veicoli diesel con cilindrata 1.2, 1.6 e 2.0 che montano varianti del tipo di motore EA 189.

Gli autori della lettera si scusano «per le malefatte di pochi individui» e assicurano che «stiamo lavorando a pieno ritmo e in stretta collaborazione con le autorità e il governo federale ad una soluzione tecnica per i veicoli in questione», chiosa la missiva. Entro domani, infatti, VW deve comunicare all’Ufficio federale come intende risolvere il problema, ma un portavoce del ministero dei Trasporti ha detto all’Handelsblatt che non vi era alcuna prova del fatto che l’azienda rispetterà il termine.

 

Il dieselgate dilaga in Europa 8 milioni di Volkswagen truccateFino ad oggi la casa automobilistica ha ammesso che 11 milioni di veicoli in tutto il mondo hanno truccato i test fra il 2009 e il 2015.  Presa con le mani nella marmellata dall’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (EPA), ora l’azienda rischia un multa fino a 18 miliardi di dollari, 37.500 per ogni auto irregolare. La multinazionale tedesca avrebbe deliberatamente violato il Clean Air Act americano grazie ad un sofisticato software applicato alla centralina dei motori 4 cilindri diesel. L’EPA lo ha ribattezzato «defeat device». Non è altro che un meccanismo capace di attivarsi automaticamente soltanto durante la fase di test, “silenziando” le emissioni inquinanti.

L’Unione europea, recentemente, ha annunciato i nuovi test che fino ad oggi aveva sempre rinviato dietro pressione delle lobby. A quelli in laboratorio verranno accostate delle prove su strada per vedere se i dati coincidono.