Il commercio di legname vale 87 milioni di euro l’anno, ma deriva tutto da deforestazione illegale. UE e USA lo importano ugualmente
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(Rinnovabili.it) – Le grandi compagnie del legname stando violando sistematicamente le leggi sulla deforestazione della Repubblica Democratica del Congo, depredando e distruggendo la seconda foresta pluviale del mondo. L’allarme della ONG Global Witness sottolinea che nessuno degli 87 milioni di euro annui della produzione di legname è “pulito”.
Il disboscamento illegale è stato perpetrato per anni in Congo, a causa di una scarsa supervisione del governo e della corruzione dilagante. Nel 2002, l’esecutivo ha imposto una moratoria su tutte le nuove licenze.
«Sapevamo che le compagnie del legname in Congo infrangevano la legge, ma la misura dell’illegalità è davvero scioccante», si è indignata la leader della campagna della ONG, Alexandra Pardal.
Il rapporto analizza i risultati di ispezioni indipendenti su 28 delle 57 concessioni per il disboscamento industriale tra il 2011 e il 2014. Ogni esame ha rilevato attività illegali, tra cui la il taglio degli alberi al di fuori delle aree consentite, lo sfruttamento eccessivo delle zone forestali e la falsificazione di documenti.
Ancora peggio ha fatto la Cina, responsabile del 65% delle esportazioni congolesi di legname lo scorso anno, per un valore di oltre 56 milioni di euro. L’Africa Progress Panel, presieduto dall’ex segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha dichiarato l’Africa sta perdendo circa 17 miliardi dollari l’anno a causa del disboscamento illegale.