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Il Ddl Ecoreati passa al Senato tra entusiasti e delusi

Severe critiche ed entusiastiche approvazioni: così il ddl Ecoreati viene accolto all'indomani dell'approvazione in Senato

Il Ddl Ecoreati passa al Senato tra entusiasti e delusi

 

(Rinnovabili.it) – L’hanno chiamata “la legge che cambia in meglio l’Italia” e “svolta storica per il Paese”, ma anche “un provvedimento debole e ispirato da Confindustria” e, letteralmente, una “un’emerita ciofeca”. Il Ddl Ecoreati, approvato ieri sera in Senato, colma una lacuna normativa durata decenni, ma il suo testo finale divide profondamente l’opinione pubblica. E le critiche peggiori arrivano su punti davvero molto delicati, come la soppressione del paragrafo dedicato all’air gun e l’inserimento dell’avverbio “abusivamente” sul fronte del disastro ambientale.

 

 

 

Sul fronte degli entusiasti non poteva che esserci Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e primo firmatario della legge sugli ecoreati e secondo cui si tratta di “un provvedimento a lungo atteso che cambia in meglio l’Italia e che ricorderemo nei prossimi anni. La legge sugli ecoreati consentirà infatti di contrastare l’illegalità in campo ambientale con nuovi e più efficaci strumenti, a tutto vantaggio di ambiente e salute dei cittadini […] sarà più facile evitare disastri come quelli di Bussi, dell’Eternit di Casale Monferrato, o della Terra dei Fuochi”.

 

“Abbiamo rispettato l’impegno preso con il Paese – sottolinea il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti -, il provvedimento va nell’interesse dei cittadini e delle aziende sane. Credo sia un grande passo di civiltà per il nostro Paese”.

 

Un sentimento condiviso anche dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che si riferisce a quella di ieri come “giornata storica”, ricordando che il ddl si allinea “alle indicazioni europee”.

“Ce l’abbiamo fatta: chi inquina, paga!” ha dichiarato il senatore SEL Massimo Cervellini, vice presidente della Commissione Lavori pubblici. “Finisce lo scandalo dei processi bloccati per decorrenza dei termini, perché raddoppiano i tempi della prescrizioni”.

 

 

 

Decisamente meno soddisfatto chi come la senatrice Serenella Fucksia (M5S) è convinto che “il disegno di legge in esame, così com’è, con air gun o meno, sia un’emerita «ciofeca», non solo inutile rispetto allo scopo che viene propagandato da molti esponenti della maggioranza, anche autorevoli (non so quanto in buona fede), mal scritta, non armonizzata nei precedenti, ma foriera di danni maggiori, numerosi e lunghi contenziosi e sentenze ingiuste con danno per i convenuti e gli attori”.

 

Le fa eco la senatrice (Misto) Paola De Pin, che ritiene il ddl “una grave offesa contro l’ambiente”. “È sicuramente un delitto, perché autorizza le devastanti pratiche di ricerca delle società petrolifere che bombardano con cannoni ad aria compressa i fondali marini alla ricerca di nuovi giacimenti; anche se abbiamo appreso che ora il Governo si impegna ad abolire questa tecnica, l’uso indiscriminato della tecnica dell’air gun sta letteralmente devastando tutto l’ecosistema dell’Adriatico”. Tecnica, ricorda De Pin Vorrei che ha già decimato la fauna marina di Abruzzo, Puglia, e Sicilia, provocando danni ai tessuti, emorragie agli organi interni e gravi lesioni agli organi riproduttivi di cetacei, tartarughe, pesci e crostacei di ogni genere.

 

Criticato anche quell’avverbio, “abusivamente”, introdotto per il disastro ambientale e che come spiegava solo qualche giorno fa il magistrato Gianfranco Amendola ad Affari Italiani, costituisce la vera chiave del provvedimento “Se si stabilisce che il disastro ambientale è punibile solo se commesso abusivamente significa è come dire se è commesso senza autorizzazione, come se un disastro ambientale potesse avere in qualche modo un’autorizzazione”. Un errore?, Non secondo Amendola “Le industrie temono che anche rispettando le leggi vanno sotto processo. Credo che sia una richiesta specifica che è stata fatta e poi in qualche modo accolta dal Senato”.