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Da Terra dei fuochi a Terra Felix: stop agli ecocidi

All’evento di stamani Legambiente ha lanciato 5 proposte all'Esecutivo per trasformare la Terra dei Fuochi in Terra Felix, liberandola dalle eco-mafie che l'hanno governata per oltre venti anni

Da Terra dei fuochi a Terra Felix: stop agli ecocidi(Rinnovabili.it) – Rilanciare la Terra dei Fuochi e ripristinare la legalità, tutelando la salute, bonificando i siti inquinati e controllando i territori. Parte da Castel Volturno l’azione congiunta per attivare interventi mirati e dare il via alle bonifiche del territorio campano, un’area che per oltre venti anni ha subito un ecocidio le cui conseguenze ambientali e sanitarie sono ancora oggi difficilmente quantificabili.

 

Questi gli argomenti di cui si è discusso stamani al convegno “Oltre la Terra dei Fuochi per una Campania Terra Felix”, organizzato da Legambiente e Corpo Forestale dello Stato per stimolare un impegno congiunto di cittadini, amministrazioni e istituzioni e liberare dalle ecomafie la Terra dei Fuochi. Quello compreso tra Napoli e Caserta, infatti, ribadiscono i promotori dell’iniziativa, è un territorio che per oltre venti anni ha subito un ecocidio le cui conseguenze ambientali e sanitarie sono ancora oggi difficilmente quantificabili. Le stime riportate parlano di oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie, arrivati nella Terra dei Fuochi a bordo di oltre 410.000 camion, una colonna di decine di migliaia di tir che nessun sembra aver visto, o per “disattenzione” o per omertà. Tragico anche il censimento dei roghi di rifiuti: 6.034 dal gennaio 2012 all’agosto 2013.

 

Cinque proposte all’esecutivo

Cinque le proposte che l’associazione ambientalista lancia all’Esecutivo: aumentare i controlli, prevenendo e contrastando lo smaltimento illegale dei rifiuti nell’area campana; mappare i siti inquinati e campionare i prodotti alimentari da essi provenienti; re-istituire il sito di interesse nazionale Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano (dove è compresa anche la Terra dei Fuochi); accelerare l’iter per introdurre i reati ambientali nel Codice Penale; approvare la direttiva UE che istituisce il reato di ecocidio.

 

«La gravità della situazione e l’urgenza di dare risposte efficaci, troppo a lungo rimandate – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente, Rossella Muroni – richiede uno sforzo congiunto di tutti affinché la Terra dei Fuochi possa tornare ad essere di nuovo una Terra Felice e avere un nuovo futuro. Per questo è fondamentale rinnovare con vigore il contrasto alle illegalità e spingere per un’adeguata legislazione ambientale che permetta alle forze dell’ordine e alla magistratura di prevenire e reprimere in maniera più efficace la criminalità ambientale, causa principale di disastri ambientali e sanitari che sfregiano tutta l’Italia. L’approvazione alla Camera del disegno di legge sull’inserimento dei reati ambientali nel codice penale rappresenta una riforma di civiltà per l’Italia e un primo passo importante per colpire con pene adeguate gli ecomafiosi e chi specula sull’ambiente. Ci auguriamo che il testo venga approvato in tempi brevi al Senato per imprimere quel cambiamento decisivo nella lotta contro gli ecomafiosi, i ladri del futuro, e fare in modo che sia archiviata finalmente la triste stagione della Terra dei fuochi. Abbiamo bisogno di tante Terre Felix, di territori liberi dalle illegalità che possano esprimere tutta la loro bellezza e ricchezza e tornare a vivere e credere nel futuro».