La Spagna di prepara ad ospitare le circa 25.000 persone che si prevede parteciperanno al vertice sul clima delle Nazioni Unite dal 2 al 13 dicembre di quest'anno. Oltre ai grandi entusiasmi di Sanchez e del sindaco di Madrid, non mancano però le tensioni della politica spagnola, che non sta passando uno dei suoi periodi migliori.
Dopo il ritiro del Cile, il testimone passa alla Spagna che si dichiara pronta a cogliere la sfida della COP25
(Rinnovabili.it) – Alla fine, sarà la Spagna ad ospitare la COP25, il vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre di quest’anno. Dopo il ritiro del Cile, l’Onu ha dichiarato ufficialmente il passaggio di testimone, che solleva non poche sfide logistiche per Madrid e il governo spagnolo.
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Mercoledì, infatti, il governo cileno aveva annunciato il suo dietrofront non solo per ospitare il vertice sul clima, ma anche per essere sede del vertice sulla cooperazione economica tra Asia e Pacifico in programma questo mese. Madrid sembra aver accolto questa possibilità con grande entusiasmo, come mostra il tweet del presidente spagnolo Sanchez: “Ottime notizie: Madrid ospiterà il vertice sul clima dal 2 al 13 dicembre. La Spagna sta lavorando da ora in poi per garantire l’organizzazione della COP25″. Dal canto suo, il sindaco di Madrid, Jose Luis Martinez-Almeida, ha definito la COP25 “una buona opportunità per mostrare l’impegno della città nella lotta contro l’inquinamento e dimostrare che siamo pronti ad accogliere i suoi 25.000 partecipanti”.
Una excelente noticia: Madrid acogerá la Cumbre del Clima del 2 al 13 de diciembre. España trabaja desde ya para garantizar el desarrollo de la #COP25.
Nuestro Gobierno mantiene su firme compromiso por un progreso duradero y una transición ecológica justa. https://t.co/ZgNlwyS2un
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) 1 novembre 2019
Alexander Saier, portavoce delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha affermato che la Spagna contribuirà ad accelerare il rilascio dei visti e istituirà un’agenzia per aiutare a organizzare il viaggio e l’alloggio delle circa 25.000 persone che si prevedere parteciperanno al vertice. “Penso che non sarebbe stato un buon segno se la conferenza fosse stata cancellata o rinviata”, ha aggiunto Saier.
Inoltre, in un tweet, Greta Thunberg ha accolto la notizia del trasferimento con una richiesta di aiuto, essendo “bloccata dalla parte sbagliata” dell’oceano Atlantico. Thunberg, infatti, si trova attualmente a Los Angeles e aveva programmato di continuare il suo viaggio in mare proprio in direzione di Santiago. In un botta e risposta, il ministro spagnolo dell’ambiente, Teresa Ribera, si è offerta di aiutarla ad arrivare a Madrid per il vertice.
As #COP25 has officially been moved from Santiago to Madrid I’ll need some help. It turns out I’ve traveled half around the world, the wrong way:) Now I need to find a way to cross the Atlantic in November… If anyone could help me find transport I would be so grateful. -> https://t.co/vFQQcLTh2U — Greta Thunberg (@GretaThunberg) 1 novembre 2019
Dear Greta, it would be great to have you here in #Madrid. You’ve made a long journey and help all of us to raise concern, open minds and enhance action. We would love to help you to cross the Atlantic back. Willing to get in contact to make it posible. https://t.co/hwuY1NtWSR
— Teresa Ribera /🌹 (@Teresaribera) 1 novembre 2019
Nonostante il cambio di sede, il Cile continuerà ad assumere la presidenza dei colloqui sul clima. Anche per la politica spagnola, la notizia che la COP25 si terrà a Madrid arriva in un momento di tensione, con proteste per l’indipendenza nella regione nord-orientale della Catalogna e in attesa delle seconde elezioni parlamentari del 10 novembre. Sanchez, la cui popolarità è in calo nei sondaggi, può solo sperare che la conferenza migliori le sue credenziali a livello internazionale, soprattutto rispetto alle politiche ambientali.
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